Potenza, arresti della Polizia per sfruttamento: “veri e propri schiavi di un potere arrogante e meschino”

“Il caporalato è una piaga da debellare senza se e senza ma.

Per questo esprimo massima soddisfazione per l’operazione condotta oggi dalla Squadra mobile della Polizia di Stato di Potenza, che ha assicurato agli arresti domiciliari sei indagati per sfruttamento della manodopera agricola nell’area nord della Basilicata”.

Lo dice, in una nota, Pasquale Pepe, senatore della Lega e vicepresidente della Commissione bicamerale Antimafia che prosegue:

“Un sentito ringraziamento va al Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, che ha coordinato una lunga inchiesta, tesa a ribadire che la nostra Regione è e dovrà essere sempre di più il territorio della legalità e del rispetto dei diritti umani.

Sono rimasto particolarmente colpito dalle condizioni disumane in cui erano costretti a vivere e lavorare quelli che, più che braccianti, erano diventati veri e propri schiavi di un potere arrogante e meschino: condizioni igienico-sanitarie inaccettabili, con una paga da fame e con l’assurdo obbligo di pagare ai ‘caporali’ finanche l’utilizzo dei bagni. Se all’esito del procedimento penale dovessero essere confermate le responsabilità di cui all’inchiesta, le pene siano esemplari per gli autori dei reati.

La Basilicata, le sue istituzioni, l’autorità giudiziaria, le forze dell’ordine e i cittadini onesti dicono un no convinto a simili condotte disumane, che calpestano la dignità delle persone”.