Nel pomeriggio di martedì 16 settembre, i Carabinieri della Compagnia di Viggiano hanno condotto una significativa operazione nella Val d’Agri, culminata nel Comune di Marsicovetere con l’arresto di quattro individui, gravemente indiziati dei reati di trasporto, cessione e detenzione di sostanze stupefacenti in concorso.
L’attenzione dei militari operanti si è concentrata sulla presenza di un soggetto 46enne, residente a Napoli, risultato non appartenente al contesto locale.
Seguendo l’uomo con discrezione, i Carabinieri lo hanno visto muoversi con fare circospetto, fino a quando non è stato avvicinato da un giovane 29enne del luogo.
A seguito di un breve scambio verbale, quest’ultimo lo ha invitato ad entrare in un’abitazione vicina.
Gli elementi fattuali e la condotta sospetta dei due hanno indotto i militari a ritenere che fosse il caso di procedere ad ulteriori accertamenti.
L’intuizione si è dimostrata corretta, infatti sono riusciti ad accertare una cessione di sostanza stupefacente intercorsa tra l’uomo di origini napoletane e gli altri soggetti presenti all’interno dell’abitazione, un 76enne già noto alle forze dell’ordine e una 51enne.
A seguito di perquisizione personale e domiciliare, i Carabinieri della Compagnia di Viggiano hanno complessivamente rinvenuto e sequestrato 112 grammi di cocaina, suddivisi in cinque involucri, la somma in contanti di 950,00 euro, ritenuta provento dell’attività illecita, e vario materiale per il confezionamento e l’occultamento della sostanza stupefacente.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro probatorio e messo a disposizione deH’Autorità Giudiziaria per il prosieguo delle indagini.
Al termine delle formalità di rito, gli indagati sono stati tratti in arresto e associati presso la Casa Circondariale di Potenza.
Nell’udienza di convalida tenutasi presso il Tribunale di Potenza, il Giudice per le Indagini Preliminari, a fronte del quadro probatorio raccolto dai Carabinieri, ha convalidato gli arresti e ha applicato nei confronti degli indagati — per i quali vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva — la misura cautelare della custodia cautelare in carcere per tre e per uno quella degli arresti domiciliari.
Questo significativo risultato operativo, frutto di un’attenta e meticolosa attività investigativa coordinata da quest’ufficio di Procura, rappresenta una tangibile dimostrazione del continuo e incessante impegno profuso per la tutela della legalità e la salvaguardia della sicurezza dei cittadini.




























