Bonus mobili sempre più povero: ecco cosa cambia nel 2024

Anche per il 2024 viene confermato il bonus mobili, ovvero la detrazione Irpef necessariamente collegata con lavori di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione.

C’è però una novità come racconta today: “scende il tetto massimo di spesa che passa dagli 8.000 euro del 2023 a 5.000 euro per il 2024.

Vediamo meglio cosa è il bonus mobili, a chi spetta e cosa si deve fare per usufruirne.

Il bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

La detrazione va calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023, mentre scende a 5.000 euro per il 2024 (sono comprese eventuali spese di trasporto e montaggio).

La spesa deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Nel corso degli anni c’è stata una progressiva riduzione: nel 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione era pari a 16.000 euro; per il 2022 era pari a 10.000 euro.

Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione.

Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

Il pagamento deve essere effettuato con bonifico o carta di debito o credito.

Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

I documenti da conservare sono:

  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente);
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti;
  • lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.

La detrazione spetta per l’acquisto di:

  • mobili nuovi;
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

Concretamente, rientrano tra i mobili “ammessi” cucine, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Non sono oggetto di detrazione, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo”.