AL COMUNE DI POTENZA UNA CIRCOLARE “CREA CONFUSIONE”: CHIESTI CHIARIMENTI

Per il coordinamento Forza Italia Città di Potenza c’è grande confusione intorno all’emanazione di una circolare comunale sull’impiantistica sportiva pubblica.

In una nota di Forza Italia si legge:

“L’Ufficio Sport del Comune di Potenza ha emanato una circolare a tutte le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, che utilizzano gli impianti sportivi di proprietà del Comune, dimostrando ancora una volta la superficialità con cui si affrontano le politiche sportive in città.

La nota (a firma del Dirigente dell’Ufficio Sport, Arch. Grano) prescrive tutta una serie di adempimenti per gli organismi sportivi che utilizzano gli spazi comunali:

  • l’obbligo di dotarsi del defibrillatore (DAE) e di assicurare la presenza di propri operatori formati all’utilizzo del DAE;
  • il rispetto del limite della capienza massima di 100 persone all’interno della struttura utilizzata;
  • la consegna dell’elenco dei soci praticanti, distinti per fasce d’età ed attività (per conseguenti “rilevamenti statistici”);
  • nella nota, infine, si parla di “Federazione” come unica struttura organizzativa che disciplina lo sport.

La circolare del Comune evidentemente ignora le Linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita da parte delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche (Decreto 26 giugno 2017 emanato dal Ministro della Salute di concerto con il Ministro per lo Sport).

Il Decreto in questione, infatti, individua sia gli impianti, che i campi di gioco, che le discipline che sono “escluse” dal Decreto, mentre l’obbligo vale per le altre attività sportive solo ed esclusivamente durante la gara e/o le gare, nonché durante lo svolgimento di attività sportive con modalità competitive ed attività agonistiche di prestazione disciplinate dagli Enti di Promozione Sportiva, ed altresì durante le gare organizzate da altre società dilettantistiche.

Quanti impianti sportivi comunali non raggiungono spazi da permettere la presenza del limite di 100 persone?

Se è per finalità statistiche, ha senso richiedere il numero dei praticanti l’attività sportiva ad inizio corso anziché a fine anno sportivo?

E se vi è una norma Nazionale in materia di sport (la L.N. n.289/202 – Legge Finanziaria 2003 – Governo Berlusconi) che sancisce che sono tre le organizzazioni riconosciute dal C.O.N.I. che disciplinano il mondo dello Sport organizzato, cioè le “Federazioni”, le “Discipline Associate” e gli “Enti di Promozione Sportiva”, perché il Comune di Potenza, invece, parla solo di “Federazioni”?

Crediamo sia necessario ed opportuno che l’Ufficio Sport del Comune di Potenza aggiorni e completi i riferimenti e gli strumenti normativi a cui si ispira; solo in questo modo la sua azione potrà rispettare le norme Nazionali e potrà permettere la pratica sportiva per tutti nello spirito dello sport di cittadinanza”.