Arbitro aggredito ad Armento, la società si scusa: “abbiamo condannato immediatamente il brutto gesto”

Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato dell’aggressione avvenuta in provincia di Potenza durante una partita di calcio (del girone B della Seconda categoria lucana) che ha visto un calciatore picchiare l’arbitro.

 L’aggressione è avvenuta Domenica 11 Novembre 2018 nello stadio comunale di Armento (PZ), nel corso della gara Armento-Matera Sassi.

All’arbitro 17enne, picchiato con calci e pugni, come già anticipato è stata diagnosticata una prognosi di tre giorni, mentre il giudice sportivo ha decretato anche la sconfitta per 0-3 a tavolino.

Poi è arrivato il provvedimento che il Comitato regionale della Basilicata della Figc ha adottato nei confronti del calciatore violento che è stato squalificato fino al 30 Giugno 2021.

Oggi pubblichiamo invece il comunicato stampa diffuso dall’ ASD Armento 58:

“L’ASD Armento 58 in tutti i suoi componenti, ha condannato immediatamente il brutto gesto nei confronti del Direttore di gara esprimendogli piena solidarietà e vicinanza, già durante i minuti, per non dire secondi, successivi all’accaduto, nell giornata dell’11/11/2018, e vuole ribadirlo fortemente con questo comunicato.

Noi il giorno dopo abbiamo anche chiesto scusa a tutti i vertici della FIGC, in quanto sono episodi che nessuno vorrebbe mai che accadono senza usare media o social. Così come anche il diretto interessato ha capito dell’errore commesso, scusandosi immediatamente dopo con il Direttore di gara. Scuse e tristezza apparse anche sulla nostra pagina nelle parole del Mister Luigi Cifone. Un brutto episodio non può certo infangare un’intera società e paese. Infatti a tal proposito, Ringraziamo anche chi ha avuto parole di sostegno verso di noi e non di solo accusa.

Siamo amareggiati però nel leggere ormai da dieci giorni la stessa notizia, soprattutto perchè tutto questo clamore mediatico non lo abbiamo mai avuto neanche quando in passato ci veniva detto che ad Armento si potevano mandare arbitri giovani per fargli fare esperienza, perchè Armento era ritenuto un campo tranquillo.

Siamo amareggiati anche perchè alla base della nostra società c’è tanto amore per il calcio, tanto impegno, tanta voglia di aggregazione, tanti sacrifici da parte di tutti, sia in termini economici sia di tempo, che spesso viene tolto alla famiglia e al lavoro. Portare avanti una squadra di Seconda Categoria in un paese di 500 abitanti non è semplice e non è da tutti.

Concludiamo con la voglia di invitare tutti ad Armento: giornalisti, opinionisti del web, gente comune per far conoscere il nostro stupendo paese e la nostra rinomata accoglienza, e poi tutti insieme salire al campo e tifare Armento 58″.