Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di UILTuCS Basilicata sullo stato di agitazione alla mensa scolastica del Comune di Avigliano:
“Nonostante i ripetuti solleciti verbali e scritti e dopo l’emissione di quindici ingiunzioni di pagamento da parte del Tribunale di Potenza, sezione lavoro, la società appaltatrice del servizio mensa scolastica, SLEM SRL, continua a non pagare regolarmente la retribuzione ai propri dipendenti.
Le somme dovute risalgono ormai alla mensilità di novembre 2022 e, addirittura, non è stato neanche pagato il bonus una tantum previsto Governo nel mese Luglio per far fronte al caro energia.
La mancata regolarità dei pagamenti, peraltro, è ormai diventata purtroppo una consuetudine, tanto da costringere i lavoratori a rivolgersi al Tribunale per il tramite della UILTuCS a tutela del diritto alla retribuzione.
Ad oggi però, neanche questa iniziativa ha sortito effetto e, pertanto, fermo restando le azioni esecutive individuali che i dipendenti andranno ad esperire sulla base dei decreti ingiuntivi decorsi i termini di legge (azioni che sono già state preannunciate anche al Comune di Avigliano quale stazione appaltante ai fini dell’esperimento dei poteri ispettivi e di vigilanza e, anche, al fine di trattenere lo somme dovute all’appaltatore), la UILTuCS Basilicata si vede costretta a proclamare lo stato di agitazione, riservando ogni altra iniziativa a tutela dei propri iscritti.
Fino ad oggi, nonostante la ferma stigmatizzazione del comportamento della società appaltatrice, la UILTuCS, a tutela anche dei bambini fruitori del servizio e delle rispettive famiglie, ha evitato tali iniziative che però, visto il comportamento arbitrario ed ingiustificabile del datore di lavoro, non sono più procrastinabili e chiede al comune di Avigliano di valutare la possibilità di recedere il contratto d’appalto con la Slem“.