LA TRAGICA SCOMPARSA DI JIMMY IN PROVINCIA DI POTENZA: “UNA VERA STRAGE”

Lunedì 20 Agosto in provincia di Potenza un giovane 24enne ha perso la vita mentre stava lavorando.

Il giovane Jimmy Kumar (di origini indiane) quel giorno maledetto era in una frazione di Bella (PZ) e mentre stava lavorando (era un dipendente di un’azienda zootecnica) ha perso il controllo del trattore che stava guidando e con esso è caduto in un delle tre vasche utilizzate nella raccolta dei liquami.

Sul posto immediato l’intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco di Pescopagano e di Potenza con a seguito una gru per tirare fuori dalla vasca (svuotata per le relative operazioni) il corpo dello sfortunato lavoratore.

Difficili le operazioni di recupero, durate diverse ore.

Aperto un fascicolo dalla Procura di Potenza per ipotesi di omicidio colposo sul lavoro.

Il corpo di Jimmy è stato portato presso l’obitorio dell’Ospedale San Carlo.

Disposta l’autopsia.

I Carabinieri continuano con le indagini per chiarire se siano state o meno rispettate le norme di sicurezza sul lavoro.

Intanto a tre giorni dal terribile incidente questo il commento di “Potere al Popolo Basilicata”:

“Potere al Popolo! Basilicata esprime vicinanza e solidarietà ai compagni di Jimmy Kumar, giovane operaio di 24 anni, ennesima morte sul lavoro.

Per esperienza diretta noi di Potere al Popolo! Basilicata (precari, disoccupati, pensionati e studenti) sappiamo bene come il continuo ricatto della precarietà ci costringa a lavorare in silenzio, ad accettare la crescente pericolosità delle condizioni lavorative per la nostra salute, per la nostra stessa vita; e conosciamo fin troppo bene cosa possa significare vivere con la paura della ribellione cucita addosso, con la speranza sempre più evanescente del rinnovo contrattuale a fine mese, ma sappiamo altrettanto bene che in Italia le morti sul lavoro non sono incidenti, non sono casualità!

Sono 260 i morti sul lavoro da gennaio a maggio, e di questi almeno 6 sono lucani.

È una vera e propria strage, silenziosa, pianificata, voluta da politiche che negli anni hanno smantellato lo Statuto dei Lavoratori, disinvestito negli organismi di controllo e tutela, innalzato oltre ogni limite concepibile l’età pensionabile e precarizzato i contratti, il tutto con l’effimera protesta dei sindacati corporativi, fino a giungere allo stato attuale: un mondo del lavoro nel quale i grandi e piccoli padroni hanno sempre più possibilità di sfuggire ai controlli, e quando pure vengono sorpresi nell’illegalità, il calcolo costi-benefici li porta a preferire il pagamento della multa alla regolarizzazione dei contratti e delle condizioni di sicurezza sul posto di lavoro.

In caso di morte di un lavoratore, poi, essi possono fare affidamento su un sistema legale e giudiziario che sovente non applica pene severe, come ci si aspetterebbe nel caso di un omicidio.

Perché di omicidio si tratta, e non di casualità o incidente, perché non ci si ammala e non si muore sul lavoro per fatalità, ma perché così è orchestrato l’intero sistema.

A questo sistema, noi di Potere al Popolo! Basilicata diciamo basta e contro questo sistema continueremo a lottare per maggiori controlli e tutele, per l’abolizione del Jobs Act e la riduzione dell’età pensionabile!”