In merito alla situazione di disagio vissuta per oltre 40 anni da una famiglia di Laurenzana (PZ) che vede una nonnina di quasi 90 anni e i suoi 2 figli invalidi fronteggiare il problema dell’isolamento, arriva il commento di Rocco Martoccia, già sindaco di Laurenzana.
Dopo il grido d’aiuto lanciato da Vito Padula, genero della 90enne Teresa Zito, in cui lo stesso afferma di sentirsi preso in giro (e rimbalzato da un’amministrazione all’altra) dalle ripetute promesse inerenti all’esecuzione di lavori sul tratturo di circa 500 metri che separa la casa di questa famiglia alla strada asfaltata l’ex primo cittadino Martoccia spezza una lancia a favore di questi cittadini disperati e racconta:
“Ho letto con forte disagio le lamentele del signor Padula che attraverso la stampa ha rappresentato lo stato di isolamento in cui è costretta a vivere la suocera ed i suoi due figli invalidi.
Praticamente vivono confinati in una casa di campagna tra Laurenzana e Castelmezzano.
L’amministrazione da me guidata nella seconda metà degli anni duemila, attingendo dai fondi PIO Val D’agri, aveva stanziato su quel tratto di strada 180mila euro dando contestualmente mandato ai tecnici di elaborare la progettazione.
In realtà il progetto aveva un respiro molto più ampio, ovvero non era rivolto soltanto a tirare fuori dallo stato di isolamento la famiglia Zito Pepe, ma a dare sbocco alla strada Laurenzana Casalini, Castelbellotto collegandola, attraverso la contrada Spinoso, a Castelmezzano.
Questa programmazione, di notevole importanza, che prevedeva in parte, la trasformazione di un tratturo in strada asfaltata, intendeva attirare a Laurenzana, attraverso un percorso più corto e più agevole rispetto a quello di Caperrino, una fetta di turismo che vede attualmente interessati solo due Comuni delle Dolomiiti Lucane: Castelmezzano e Pietrapertosa.
L’amministrazione con Sindaco il Dottor Urga, subentrata alla mia, ha proseguito nell’intento e allo scadere dei termini del mandato, era già pronta a realizzare una pista per effettuare i rilievi geologici onde dar corpo definitivamente al progetto.
Il Sindaco Ungaro che, evidentemente non aveva e non ha ben compreso l’importanza strategica di questa opera, con una parte del suo gruppo di maggioranza (perchè l’altra gli ha opposto diniego) e con un fare da mercante in fiera, ha stornato dal finanziamento originario circa 150mila euro per fare altro.
Ma se, come afferma, per realizzare il progetto ci volevano solo 90mila euro a fronte dei centottanta disponibili perchè non ha realizzato la strada?
Ho la netta sensazione che non sa di cosa si stia parlando.
Un consiglio, all’amico Michele, se vuol dimostrare di aver creato qualche opera pubblica si procuri i soldi e non lo faccia distogliendoli da altre importanti opere, soprattutto come nel caso specifico con il rischio di produrre anche danni erariali”.




























