Olio Lucano 2018: Pietro del pluripremiato Frantoio Biscione ci spiega come è andata! Da ben 3 generazioni le olive lucane…

La coltura delle olive, nelle nostra regione, è considerata una tradizione storica di ottima qualità che trova riscontro nella preparazione delle nostre bontà gastronomiche.

Da sempre infatti l’oro verde di Basilicata rappresenta una grande risorsa per tutto il territorio poichè, il più delle volte, è considerato un prodotto di autoconsumo.

Quest’anno le olive raccolte godono di buona qualità e la sofferenza si registra solo in termini di quantità per via delle gelate dello scorso inverno ma soprattutto per via della presenza della Mosca dell’Olivo (detta anche Mosca delle Olive o Mosca Olearia).

Questa Mosca è responsabile della trasmissione della “Rogna dell’olivo” tant’è che le sue larve vivono nutrendosi della polpa dei frutti.

I danni che questo insetto provoca sono particolarmente gravi quando le infestazioni avvengono in tarda estate ed in autunno, con conseguente perdita di prodotto.

Dalle olive danneggiate si ricava un olio di scarsa qualità, più acido della norma e con aroma completamente compromesso, per l’odore di muffa che assume.

Quest’anno quindi parliamo di una delle annate con minor quantità di produzione olearia degli ultimi decenni.

Per capirne di più, abbiamo intervistato il sig. Pietro Biscione, titolare del pluripremiato “Frantoio Biscione” sito a Cancellara (PZ) in c/da Cavallera.

A Pietro, che porta avanti la storica azienda nata alla fine degli anni ’60, abbiamo chiesto di fare il punto della situazione sulla campagna olearia 2018.

Pietro ci ha spiegato che:

“L’annata 2018 è stata molto scarsa, circa 85% in meno rispetto allo scorso anno.

Il tutto è determinato anche dalla presenza della Mosca Olearia, uno dei parassiti più temuti.

Per ovviare al problema, quindi, si è partiti molto prima con la raccolta.

Già ad ottobre abbiamo iniziato a molire le olive poichè, più va avanti la maturazione, più la larva all’interno dell’oliva la rovina.

Per cui l’olio quest’anno è ridotto nelle quantità ma la qualità, per quanto mi riguarda, è ottima.

L’olio che quest’anno ho prodotto si attesta su circa 100 quintali. 

Ho bloccato poi la produzione dal momento che, per rispettare i miei standard qualitativi, non ritengo le altre olive buone.

Preferisco quindi fermarmi che dare al cliente un prodotto scadente.

Però, per l’annata che quest’anno ci troviamo a fronteggiare, la qualità dell’olio che sono riuscito a produrre è senza dubbio molto buona“.

Un vantaggio quindi che è riuscito ad ottenere chi quest’anno, come Pietro, ha anticipato la raccolta.

La passione di Pietro e l’attenzione in ogni fase della produzione ha portato (non a caso) l’Extravergine di Oliva “Frantoio Biscione” a ricevere negli ultimi 15 anni tantissimi premi e riconoscimenti.

Infatti questo olio dalle straordinarie qualità è stato:

  • Inserito nella guida agli Extravergini slow food 2018;
  • Inserito nella guida dei Miglior Extravergini d’Italia di “Gambero rosso” 2016;
  • Finalista della XX Edizione Premio Nazionale “Ercole Olivario 2012-2013-2014-2015”;
  • Primo classificato al concorso regionale “Olivarum 2011”;
  • Olio eccellente nella guida extravergini d’Italia slow food 2008;
  • Finalista della XIV Edizione Premio Nazionale “Ercole Olivario 2008”;
  • Primo classificato al concorso regionale “Olivarum 2008”;
  • Finalista della XIV Edizione Premio Nazionale “Ercole Olivario 2007”;
  • Terzo classificato al concorso regionale “Olivarum 2007″;
  • Finalista della XIV Edizione Premio Nazionale “Ercole Olivario 2006”;
  • Secondo classificato al concorso regionale “Olivarum 2005”;
  • Vincitore della “Gran Menzione” per l’olio d’oliva extravergine fruttato leggero al III concorso internazionale Sol D’oro 2004;
  • Primo classificato al concorso regionale “Olivarum 2004”;
  • Premiato come Miglior Olio Extravergine di oliva italiano per la gastronomia francese a “le Salon Saveurs” tenutosi a Parigi nel Espace Champerret nel 2002;
  • Vincitore della “Gran Menzione” per l’olio d’oliva extravergine fruttato leggero al I° concorso internazionale Sol D’oro 2002.

Facciamo i complimenti al giovane Pietro che, con immenso impegno, continua una tradizione familiare (che dura ormai da ben 3 generazioni) trasformando le meravigliose olive lucane in un Olio Extravergine senza eguali.