Lo sostiene il capogruppo di Forza Italia, Francesco Piro che aggiunge:
“Ad oggi non ci sono le condizioni per la costituzione dell’Agenzia forestale nella quale far confluire la platea della forestazione sia perché si andrebbe semplicemente a creare l’ennesimo carrozzone/poltronificio, sia perché avrebbe costi enormi ed inutili e sia perché un ente pubblico non economico, quale sarebbe l’agenzia, non potrebbe instaurare rapporti di lavoro di natura privatistica, motivo per il quale nel 2018 venne individuato il Consorzio, in quanto ente pubblico economico, quale ente delegato.
Inoltre, considerata l’attuale composizione della platea e le dotazioni strumentali di cui dispone, è utopistico immaginare che si possano raggiungere, neanche a medio termine, gli obbiettivi di cui al Ddl del consigliere Braia.
Altrettanto impraticabile è la ‘internalizzazione’ di cui parla l’assessore Cupparo e tanto sia per i medesimi limiti normativi nelle assunzioni, sia per le carenze organizzative ed operative del Dipartimento e della Regione in generale.
Infatti non ci sono dirigenti e funzionari per il disbrigo delle pratiche ordinarie, con ritardi che tanto danno fanno ai cittadini ed alle imprese lucane, immaginiamo che efficienza e tempestività ci sarebbe nella gestione delle attività e del personale.
E, quindi, essendo evidenti ed unanimemente riconosciuti i miglioramenti che ci sono stati in termini sia quantitativi che qualitativi delle attività della forestazione da quando è stata affidata al Consorzio di Bonifica non si comprendono i motivi di una ‘controriforma’.
A meno che l’obbiettivo non è quello di sottoporre allo stesso controllo politico la platea e le attività”.