“I dati delle Regioni italiane e della società scientifica di medicina di emergenza e urgenza rivelano che in Basilicata vi è una limitatissima pratica dei “medici gettonisti”, che sarà tra l’altro oggetto di una stretta da parte del Ministero della Salute.
Abbiamo bisogno di medici di medicina generale (anche se stiamo molto meglio di tantissime altre regioni), di ospedalieri e di specialisti, senza ricorrere alla pratica dei gettonisti, perché la ritengo a lungo termine una strategia non sostenibile.
Meglio puntare su una valorizzazione degli specializzandi.
A ogni modo, la buona notizia è il piano per 30.000 medici in più cui sta lavorando il Ministero della Ricerca e dell’Università, che va nella direzione giusta e soprattutto è quanto auspicato dalle regioni italiane.
Vi è soprattutto una carenza di medici di medicina d’emergenza e urgenza, in tutta Italia e non solo in Basilicata, e l’aumento dell’età media dei medici negli ultimi 10 anni, rilevata dall’ISTAT, soprattutto tra MMG, come ci ha mostrato Agenas, certificano gli errori fatti nel lontano e recente passato, cui stiamo cercando di porre rimedio.
Aspettiamo la proposta del Ministro Bernini in Conferenza Stato-Regioni, con la speranza di poterla analizzare, migliorare e approvate in tempi celeri.
Sarebbe una grande opportunità anche per la neo istituita facoltà di Medicina in Unibas poter allargare il numero chiuso, uno dei successi di questa giunta regionale e del Presidente Bardi, e quindi automaticamente per gli ospedali lucani e per tutto il nostro territorio”.
Lo afferma in una nota il vice presidente della giunta regionale e assessore alla Salute, Francesco Fanelli.