Potenza Calcio: “Nessuna risposta sul nuovo Stadio. Ci facciamo da parte”. Ecco le parole del Presidente

Si torna a parlare della questione “nuovo Stadio” a Potenza.

A definirne gli aggiornamenti è lo stesso Presidente Salvatore Caiata con un videomessaggio:

“Qualche mese fa abbiamo fatto una conferenza stampa presentando il nostro progetto e la nostra idea di Stadio che doveva essere un volano di sviluppo per la nostra città.

Sull’iniziativa ci aspettavamo trionfalismo: dei privati che investono le loro risorse per dare sviluppo alla città e una casa alla nostra società sportiva, ci sembrava davvero una situazione eccezionale.

Non ci saremmo mai potuti aspettare quello che invece è accaduto: essere attaccati ferocemente, come speculatori, arrivisti, cose che non ci toccano investendo risorse proprie.

Avevamo quindi chiesto alle istituzioni una risposta per avere la possibilità di pianificare il nostro futuro sportivo.

Avremmo voluto unire e non dividere.

Ci facciamo da parte, come Potenza Calcio, così come si fanno da parte anche i privati interessati a fare questa cosa, perchè si aspettavano di entrare trionfalmente e non con una campagna di odio.

Per cui, ci facciamo da parte e rimettiamo il tutto alle istituzioni che, se vorranno, faranno lo Stadio rispondendo alle esigenze dei cittadini come e dove vorranno.

Noi aspettiamo di sapere cosa pensano di fare e in base a quello pianificheremo il nostro futuro.

Quindi, possiamo tutti serenamente smettere si parlare di questo argomento.

Ringrazio chi ci è stato vicino, chi ha raccolto le firme, chi si è speso.

Ringrazio anche i pochi politici che hanno avuto il coraggio di esporsi.

Non possiamo rincorrere ciò che per noi era un regalo alla città.

Ci defiliamo, prendiamo atto del fatto che non c’è possibilità di fare una seria programmazione in questo momento e quindi aspettiamo risposta.

Ci riconcentriamo sulla squadra, come abbiamo fatto fino ad oggi, pur sapendo che l’anno prossimo dobbiamo valutare come procedere.

Pensare di allenare di nuovo 6 squadre al Viviani con turni fino alle 22:00, oggettivamente, non si può più fare.

Non possiamo chiedere a dei ragazzini o alle ragazze della squadra femminile di fare allenamento alle 22:00.

Per cui, rispetto a questo, ci aspettiamo risposte dalle istituzioni.

Abbiamo avuto anche il dispiacere dell’abbandono umano ma noi siamo Leoni, abbiamo le spalle forti”.