Potenza: richiesto intervento urgente contro l’eolico selvaggio. I dettagli

La Basilicata Possibile chiede al Sindaco Guarente di intervenire contro l’eolico selvaggio, con particolare attenzione all’impatto ambientale del Parco Eolico Poggio d’Oro.

Questo il testo dell’interrogazione urgente che è stata protocollata in data odierna e che verrà discussa durante il consiglio comunale del 5 Ottobre:

“PREMESSO CHE:

  • 25/09/2019 è stato emesso un avviso pubblico (allegato) di presentazione di istanza per l’avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto “Parco Eolico Poggio d’Oro”, localizzato nella regione Basilicata ed in particolare nei territori comunali di Pietragalla (PZ) per n.7 wtg e Potenza per n.6 wtg, con opere di connessione alla RTN nel comune di Vaglio Basilicata (PZ) da parte della società EXENERGY S.r.l. con sede legale in Pignola (PZ), Via Principe Amedeo, 7, codice fiscale e partita IVA n. 01918210764. L’impianto eolico previsto ha una potenza complessiva pari a 54,6 MW per una produzione annua attesa di circa 110 GWh di energia elettrica da immettere nella Rete di Trasmissione Nazionale.
  • Ai sensi dell’art.24 comma 3 del DL 152/2006 e s.m.i il 23 Novembre p.v. scadono i 60 giorni per presentare in forma scritta proprie osservazioni al Ministero dell’Ambiente

CONSIDERATO CHE:

  • Esistono obiezioni di carattere generale e specifico che sconsiglierebbero di concedere l’autorizzazione richiesta tra le quali vanno sicuramente menzionate le seguenti:

– Per le elevate concentrazioni di impianti eolici già realizzati e in esercizio, l’ubicazione territoriale dei nuovi aerogeneratori WTG1 e WTG2 risulta non idonea, in quanto l’area risulta ormai “satura” ossia con un “carico insediativo medio comunale” superiore alle norme;

– Occorre necessariamente una verifica cumulata delle immissioni acustiche (diurna e notturna) che tenga conto della presenza contemporanea, in esercizio, di tutti i parchi eolici attualmente presenti sul territorio comunale e su quelli limitrofi ai confini territoriali;

– Nei documenti di valutazione di impatto ambientale, non sono presenti descrizioni delle principali alternative ragionevoli del progetto (quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelle relative alla concezione del progetto, alla tecnologia, all’ubicazione, alle dimensioni e alla portata) prese in esame dal proponente, con una descrizione delle alternative prese in esame e loro comparazione con il progetto presentato, se non l’ipotesi di alternativa zero cioè di non realizzazione dell’impianto

– Nella valutazione dell’alternativa zero non viene inoltre considerato il non consumo di suolo, patrimonio dell’intera regione, che si avrebbe in tal caso. Il crescente consumo di suolo è uno dei temi che tiene banco sui tavoli delle principali organizzazioni nazionali ed internazionali in sede di valutazione e determinazione di criteri di sviluppo sostenibile

– L’impianto WTG 13 si colloca all’interno dell’area boschiva Bosco Grande, il suo impatto visivo e sull’eventuale flora-fauna non può non essere considerato rilevante come invece riportato nelle relazioni del proponente il progetto.

– Relativamente al punto 8.7 Fauna ed avifauna 8.7.1 della Sintesi non tecnica Analisi dell’impatto si dice: “L’area si presenta pianeggiante ed interamente destinata a colture agricole. Non sussistono, pertanto, condizioni che determinano la concentrazione di migratori per effetto “imbuto” (che si verifica nei valichi montani, negli stretti e nei canali sul mare, ecc.) o in prossimità di aree naturali. In queste ultime si possono formare concentrazioni anche molto elevate di uccelli che utilizzano il sito quale dormitorio o per la nidificazione o per ragioni trofiche. Nulla di ciò si verifica nell’area in esame in relazione alla tipologia ambientale presente”. La suddetta descrizione non corrisponde allo stato dei luoghi che è invece collinare, agrosilvopastorale, e con presenza di boschi nelle vicinanze, in cui un aereogeneratore viene addirittura posizionato;

– Sull’intero territorio comunale si osserva, nel complesso, una franosità diffusa ed anche di ampie dimensioni, particolarmente in corrispondenza delle aree in cui si verifica la sovrapposizione di litologie a comportamento sostanzialmente fragile su litotipi a comportamento plastico. Ampi fenomeni (scorrimenti rotazionali) si registrano tra Monte Li Foi di Picerno ed il torrente Gallitello, lungo le pendici di Poggi S.Michele, nel settore settentrionale lungo la valle del Tiera, nel tratto compreso tra località Bosco Piccolo e Bosco Grande, in località S.Francesco. Recentemente (febb.2005) l’area di contrada Bosco Piccolo è stata interessata dalla rimobilizzazione e dalla parziale nuova attivazione, con modalità di scorrimento rotazionale-colata, di un preesistente ampio fenomeno di colata che ha determinato l’emanazione di varie ordinanze di sgombero (fonte: Microzonazione di I livello del Comune di Potenza Reg. Basilicata Dip Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità DGR n. 744/2011 Dott. Geol. Antonio Riviello Dott. Geol. Gaetano Lotito Dott. Geol. Emilio Robortaccio Dott. Geol. Serafina Sarli);

– Le previsioni riguardo alla dismissione dell’impianto non prevedono il ripristino in toto delle condizioni iniziali dell’area interessata. Per esempio, è previsto che le fondazioni delle wtg saranno demolite solo fino alla profondità di 1 metro sebbene esse prevedano almeno 3 metri di fondazioni. Tali fondazioni hanno una pianta fino a 16 metri, per cui quantità significative di terreno ad uso agricolo, a seguito della dismissione dell’impianto, non avrebbero le proprietà (in particolare la permeabilità) che avevano prima della messa in opera del parco. Tali condizioni possono influire sull’uso agricolo del terreno. Per quanto riguarda la rimozione del cavidotto, si fa riferimento solo all’apertura dei giunti, sfilaggio dei conduttori e loro accatastamento. Trattandosi di cavidotto interrato, ciò implica escavazione e rimozione di terreno, non è specificato se e come tale zona verrà poi ripristinata.

– L’analisi dell’effetto cumulo è stata effettuata solo tenendo conto della zona circoscritta di 7 km intorno al nuovo impianto, entro cui si trovano comunque già altri 62 impianti tra eolico e fotovoltaico, e non invece, come analisi dello stato complessivo dell’intera regione.

– In Basilicata si è già arrivati ad una situazione di “saturazione territoriale degli impianti eolici”, infatti il Piano di indirizzo energetico ambientale della Basilicata, redatto dalla regione nel 2010, prevedeva, al 2020, per la fonte eolica un fabbisogno di 981 MW. Tali quote già nel 2017 risultavano ampiamente superate. Il piano Territoriale Paesaggistico della Regione Basilicata è in fase di elaborazione e le scelte sul documento programmatico non possono essere vanificate da una situazione che verrebbe di fatto già determinata a seguito di autorizzazioni rilasciate precedentemente alla sua approvazione da altre autorità. Ciò è inoltre rafforzato dal fatto che la Regione Basilicata abbia già superato il valore di “burden sharing”, deciso dal MISE in base al decreto ministeriale 10-9-2010.

– La società Eolica Muro Lucano ha già presentato una osservazione al progetto, in quanto l’aereogeneratore di Exenergy denominato WTG07 non rispetta la distanza minima prevista dalla WTG09 della suddetta società che ha nelle vicinanze un altro impianto, chiedendo di modificare il layout dell’intero progetto

– Nella sintesi non tecnica si trovano una serie di errori, come ad esempio lo scambio dei comuni interessati al progetto di Potenza, Pietragalla e Vaglio con il comune di Troia e il numero di aereogeneratori con 10 invece che 13. Tali errori, insieme a quello già segnalato dalla società Eolica Muro Lucano, dimostrano la probabile leggerezza con cui i documenti sono stati stilati.

Tanto premesso, lo scrivente consigliere Valerio Tramutoli interroga il Sindaco Mario Guarente e l’Assessore Galella per le materie di sua competenza, al fine di conoscere:

  • quali azioni intendono porre in essere per evitare che la installazione del suddetto parco eolico continui a degradare lo stato già precario del territorio comunale;
  • se non considerino urgente e indifferibile provvedere alla definizione di tutti quegli strumenti di pianificazione e regolazione (e.g. Piani di zona, Piano di classificazione acustica del territorio – obbligatoria ai sensi della Legge 447 del 26/10/1995- etc.) che consentano all’Amministrazione di fare in modo che anche le attività di produzione di energia da fonti rinnovabili possano realizzarsi per il futuro in maniera compatibile con un ordinato sviluppo del territorio comunale;
  • Ai sensi dell’art. 30, comma 7, dell’attuale Regolamento del Consiglio Comunale, lo scrivente Consigliere chiede di avere anche risposta scritta alla presente interpellanza.

Per i Gruppi Consiliari La Basilicata Possibile e Potenza Città Giardino”.