Potenza, Salvini ancora contestato: “Non tutto il Sud dimentica”

Come annunciato poco fa, il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, è tornato a Potenza.

Anche questa sera, oltre alla folla di sostenitori che hanno atteso il vicepremier dinnanzi al Municipio, presenti una decina di contestatori con lo striscione:

“Non tutto il Sud dimentica”

riprendendo nuovamente slogan contro il Sud citati anni addietro da Salvini.

Come hanno fatto sapere “gli studenti del 7 Marzo“:

“Siamo gli studenti universitari che, il 7 marzo 2019, hanno scelto di manifestare in maniera pacifica e costruttiva in occasione della visita di Matteo Salvini a Potenza.

Ci identifichiamo provvisoriamente con il nome “Gli studenti del 7 marzo”, in prospettiva potremo diventare un progetto attivo, cercando di portare avanti le istanze di cittadini liberi e pensanti.

La nostra protesta è stata definita educata e silenziosa, di questo andiamo molto fieri e se dovessimo riconoscerci in una frase sarebbe sicuramente quella apparsa lo stesso 7 marzo sul nostro striscione: “Non tutto il Sud dimentica”.

Essa vuole rimarcare l’importanza della memoria e dell’esercizio di quest’ultima come strumento politico, volto a scuotere le coscienze dei singoli per essere motore pulsante della collettività.

Il nostro messaggio politico è chiaro e non si ferma al coinvolgimento del solo Matteo Salvini con le dichiarazioni fatte in passato da lui o dai rappresentanti del suo partito nei confronti dei meridionali e del Meridione.

Anzi, il nostro messaggio si rivolge a tutta la classe dirigente attuale e a quella che ora ad essa vuole sostituirsi.

Alle 18:30 scenderemo nuovamente in piazza da liberi studenti e cittadini per manifestare le nostre idee al ministro dell’interno.

Lo faremo con i nostri contenuti e la nostra memoria, senza esigenze elettorali, senza luoghi comuni e pensieri superficiali; lo faremo perché è un diritto e dovere di ogni cittadino.

Vi aspettiamo, sappiamo di non essere gli unici.

I cittadini non devono essere mai un’alternativa ma parte attiva della vita politica e sociale”.