PUZZA INCREDIBILE A VIGGIANO, DAL CENTRO ALLE VIGNE: CITTADINI PREOCCUPATI

In una lettera indirizzata al sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, i cittadini riuniti nell’”Osservatorio Popolare per la Val d’Agri” hanno scritto:

“Caro Sindaco, nel consueto rispetto istituzionale che ci contraddistingue siamo qui a porre alla sua attenzione una questione che attiene al suo ruolo in quanto responsabile dell’igiene e della salute pubbliche.

Ci preoccupa la puzza che tutti i cittadini di Viggiano, dal centro alle vigne, hanno avvertito da ieri fino alla mattinata odierna pur in assenza di un sistema che possa monitorare queste punte di cattivi odori.

Oltre a questo poniamo alla sua attenzione i dati a nostra disposizione perché pubblicati sul sito di ARPAB nelle giornate del 29 ottobre 2017 e del 5 novembre 2017 perché in probabile relazione con le emissioni odorigene.

In particolare, i dati dell’ARPAB, evidenziano:

  •  234 µg/mc (limite di legge orario 350 µg/mc) per anidride solforosa come massima oraria del 29 ottobre 2017 nella centralina della Zona Industriale;
  •  83 µg/mc dalla stessa centralina, il 5 novembre 2017;
  • 6 µg/mc (limite di legge orario 5 µg/mc come media annua) per benzene come massima oraria del 29 ottobre 2017 nella centralina di c/da Santa Caterina;
  • 83 µg/mc (limite di legge orario 50 µg/mc) per PM10, come massima oraria il 5 novembre 2017 nella centralina di Masseria De Blasiis.

Nonostante ci rendiamo conto che, in questo come in molti altri casi le emissioni di tali inquinanti non superino sempre i limiti di legge, siamo altrettanto persuasi che, alla luce di quanto emerso dallo studio VIS, le emissioni in atmosfera siano responsabili di un aumento di decessi e ricoveri ospedalieri per le malattie considerate e sulle persone più esposte alle emissioni del COVA rispetto alle persone non esposte.

Da quando siamo a conoscenza dei dati di ARPAB, cioè dal 2006, anno dell’installazione della prima centralina nell’area industriale di Viggiano (mentre nulla, lo ricordiamo, sappiamo rispetto agli anni antecedenti all’installazione delle suddette centraline) risulta che vi siano stati pochi superamenti di emissioni in accordo con la normativa nazionale e regionale.

Tuttavia, dati costantemente alti (seppure nei limiti di legge, lo ribadiamo) nella nostra area, non possono non preoccuparci.

Tanto per fare un paragone, l’anidride solforosa e il benzene (cancerogeno), nella nostra area, presentano valori più elevati anche di quelli riscontrati dalle centraline del quartiere Tamburi di Taranto adiacente all’ILVA…!

Per quanto riguarda i superamenti ai camini, questi avvengono continuamente, e, tuttavia, anche in questo caso, non siamo a conoscenza di azioni ufficiali intraprese dalle Istituzioni.

La ringraziamo per la sua attenzione e restiamo in attesa di conoscere quali azioni ufficiali e tempestive il Comune vorrà mettere in atto per la tutela dei suoi cittadini”.