STANCHI DI TELEFONATE PROMOZIONALI? QUEST’ASSOCIAZIONE DELLA BASILICATA SPIEGA COME EVITARLE

Call center troppo insistenti? L’ADOC (Associazione Difesa e Orientamento Consumatori) della Basilicata, in poche e semplici mosse spiega come evitare questo tipo di seccature.

Canio D’Andrea, predidente dell’Adoc, tramite un comunicato rende noto:

“Molto spesso veniamo ‘assaliti’ da telefonate pubblicitarie effettuate dai call center talmente frequenti da risultare fastidiose.

Le ragioni di queste chiamate possono essere le più disparate: a fini commerciali, di ricerche di mercato, proposte di cambio di contratto o addirittura proposte da operatori inesistenti per offerte che, successivamente, si rivelano truffe.

Tutto questo però si può risolvere in termini abbastanza brevi e facili, riuscendo così a tutelarci, sia per quanto riguarda l’ambito della rete fissa sia per quella mobile.

Cosa fare per non farsi chiamare dai call center sulla linea di casa

Per non ricevere telefonate pubblicitarie sulla linea telefonica di casa, la cosa migliore che si può fare è l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni, un servizio gratuito promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico che permette al consumatore di esprimere la propria volontà di non essere contattato a scopi promozionali dai call center.

Per iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni bisogna collegarsi alla homepage del sito (www.registrodelleopposizioni.it) e cliccare su ‘Area Abbonato’: qui si possono trovare tutte le informazioni di cui si ha bisogno per iscriversi al servizio e non ricevere più le telefonate pubblicitarie.

In questa sezione si ha modo di vedere che le modalità di invio dell’iscrizione accettate coprono le vie di comunicazione principali, infatti il modulo può essere inoltrato tramite web, telefono, raccomandata, fax o email; nel caso si scelga la modalità web il consiglio è di stampare la pagina di riepilogo che viene visualizzata al termine dell’iscrizione.

Dopo aver effettuato l’iscrizione, ci vorranno circa 15 giorni lavorativi prima che la richiesta di inserimento nel Registro Pubblico delle Opposizioni venga accettata e il blocco delle telefonate sia attivo.

Tuttavia questo servizio è disponibile solo per i numeri presenti negli elenchi pubblici, vale a dire la maggior parte dei numeri di rete fissa e anche i cellulari iscritti al DBU (database unico).

Dobbiamo precisare che il servizio limita le telefonate promozionali di tutte le società, escludendo quelle a cui, anche per errore, si ha dato il consenso per essere contattati a fini promozionali.

Cosa fare se si continua a ricevere telefonate pubblicitarie?

Nel caso in cui non si è dato il consenso per ricevere comunicazioni promozionali e si continua ad essere rintracciati da parte di queste aziende, è necessario spedire al Garante per la protezione dei dati personali il modulo (www.registrodelleopposizioni.it/sites/default/files/Modulo_Garante_privacy_segnalazione_telemarketing_utenze_riservate.pdf) usando l’indirizzo presente nell’intestazione del documento, segnalando la ricezione delle telefonate pubblicitarie su un’utenza iscritta al registro delle opposizioni.

Cosa fare per non farsi chiamare dai call center sul cellulare?

A tal proposito due sono le soluzioni che si possono adottare nel caso in cui le chiamate dei call center prendano di mira i cellulari.

La prima prevede l’utilizzo dello Store per scaricare l’applicazione di cui si necessita: spiccano per praticità ed efficienza ‘Dovrei rispondere?’ e “’TrueCaller’, due app gratuite che si differenziano nettamente l’una dall’altra sotto vari aspetti.

“Dovrei rispondere?” può essere utilizzata solo su smartphone Android, non richiede né la registrazione né il tracciamento dei propri dati (all’avvio si consiglia di rimuovere la voce “invia statistiche anonime sulle chiamate in arrivo”, per tutelare ulteriormente la privacy). È un’applicazione che blocca tutte le chiamate che vengono originate da numeri ritenuti poco affidabili dalla community, come le telefonate di telemarketing, ma anche quelle di numeri anonimi.

Per ‘TrueCaller’ , disponibile sia per Android che per iOS, è necessaria invece la creazione di un account e l’accettazione delle condizioni di servizio, tra le quali è previsto che chiunque può venire a conoscenza del proprio numero di telefono e risalire al nome.

Un compromesso a cui scendere se si vuole un’applicazione continuamente aggiornata e più ‘potente’, in grado di bloccare non solo le chiamate da parte di operatori call center, ma anche quelle da numeri provenienti da truffatori e altri ‘seccatori’ abituali.

Dopo aver visionato la prima soluzione, passiamo alla seconda:bloccare i call center direttamente dalle impostazioni del nostro smartphone; opzione sicuramente meno efficace rispetto alla prima, ma non sarà necessario scaricare nulla e quindi non occuperemo spazio sulla memoria del dispositivo.

Per poter bloccare un determinato numero sul nostro dispositivo, sia iOS che Android, occorre necessariamente essere stati contattati e una volta ricevuta la chiamata dal call center basterà metterlo nella lista dei numeri bloccati.

Le sedi Adoc di Basilicata sono a disposizione dei consumatori per maggiori informazioni”.