Rivello omaggia la figura dell’autore del “Cristo si è fermato a Eboli”. I dettagli dell’evento

Chiude il 28 dicembre (sala ex-consiglio comunale, ore 17.30) nel centro della Valle del Noce la sedicesima edizione delle giornate di “Frammenti autoriali”, promossa, in collaborazione con l’Associazione Culturale la “Biblioteca Rivellese”, da Gal La Cittadella del Sapere e Festival Internazionale Marateale.

L’ultimo appuntamento per il 2025 della rassegna, ideata e curata dal cinecronista Mimmo Mastrangelo, prevede un omaggio a Carlo Levi per il cinquantenario della sua morte.

La figura dell’autore del “Cristo si è fermato a Eboli” verrà ricordata, oltre da Mimmo Mastrangelo, dal presidente della succitata associazione culturale Giuseppe Ferrari, dal direttore artistico del Festival Internazionale Marateale Nicola Timpone, da Giovanni Filizzola, membro del direttivo della “Biblioteca Rivellese” e da Nicola Filazzola, pittore materano che parlerà del “levismo” come categoria sociale, politica, culturale.

Sempre in ricordo di Carlo Levi, inoltre, sarà proiettato “La Lucania dentro di noi”, un cortometraggio girato nel 1967 dal documentarista Libero Bizzarri il quale, prendendo spunto dai quadri di Carlo Levi (e in particolare dal telero conservato a Palazzo Lanfranchi di Matera) descrive la Lucania del tempo e delle condizioni della sua gente.

Un gioco di specchio tra le immagini reali e la pittura leviana connotano, tra l’altro, una condizione spirituale e materiale che va ben oltre la realtà locale.

In chiusura come fuori programma (e per lasciare una finestra sulla tragedia della Palestina) verrà proiettato il cortometraggio di Farah Nabulsi “Nightmare of Gaza” (Incubo su Gaza).

Girato nel 2018, il lavoro della regista inglese di origini palestinesi è una video-lettera in cui, mentre immagini sperimentali si aprono in modo discontinuo sulle macerie di Gaza, la voce fuoricampo di una dottoressa descrive la pioggia di bombe che cadono sulla sua città e lo strazio vissuto dai suoi concittadini che cercano corpi rimasti sotto le macerie.

Narrazione di un dolore che lei stessa si troverà a vivere trovandosi di fronte ai corpi senza vita del figlio, della madre e della sorella.

Si interroga la donna: <<Non riesco a capire perché il mondo ci abbandonato a questo massacro?>> E continua: <<Sono arrabbiata perché nessuno risponderà a questo crimine, dell’assassinio della mia famiglia, del mio bambino…>>.

Immagini e parole di “Nightmare of Gaza” sono terribili, agghiaccianti, lasciano senza respiro fino farci sentire anche un bel pò corresponsabili della mattanza su Gaza che, di certo, non è iniziata dopo l’atto terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023.