In Provincia di Potenza la diocesi di Tursi-Lagonegro celebra con solennità la chiusura diocesana del Giubileo 2025. I dettagli

La diocesi di Tursi-Lagonegro ha celebrato con solennità la chiusura diocesana del Giubileo 2025, un evento che si è svolto presso il Santuario Diocesano della Famiglia “Santa Sinforosa, San Getulio e Figli martiri” di San Chirico Raparo.

A presiedere la cerimonia è stato Sua Eccellenza Mons.Vincenzo Orofino, Vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, che ha guidato la comunità in un intenso momento di preghiera e riflessione.

La scelta di San Chirico Raparo come luogo di celebrazione ha avuto un profondo significato simbolico.

La comunità si è riunita attorno alla figura della patrona Santa Sinforosa, simbolo di fede, amore familiare e solidarietà.

Inoltre, il Comune di San Chirico Raparo, situato in una delle zone interne della Basilicata, ha rappresentato un segno di vicinanza della Chiesa alle aree più fragili, spesso segnate da difficoltà sociali ed economiche.

La scelta di questo luogo ha voluto sottolineare l’impegno della Diocesi di Tursi-Lagonegro a stare vicino a tutte le realtà che vivono in contesti di vulnerabilità e povertà.

Durante la cerimonia, Mons.Orofino ha trattato il tema del lavoro dignitoso e della famiglia, elementi fondamentali per la dignità umana e la coesione sociale.

“Famiglia e lavoro sono realtà indissolubili.

Senza lavoro dignitoso non c’è futuro per le famiglie, e senza famiglie solide, non c’è futuro per la nostra società,” ha dichiarato Mons.Orofino, richiamando tutti a un impegno comune per sostenere questi pilastri essenziali.

Il Vescovo ha inoltre invitato le istituzioni, la Chiesa, il sindacato e il mondo del lavoro a collaborare per costruire un futuro di speranza e giustizia, dove la famiglia e il lavoro possano finalmente essere una risorsa di stabilità e crescita per tutti.

In sintonia con il pensiero del Vescovo, Pino Giordano, Segretario Provinciale UGL Matera, ha posto l’accento sull’importanza di tradurre le parole in azioni concrete.

Commentando a fine evento, Giordano ha affermato:

“Il Giubileo ci spinge a non fermarci alla speranza, ma a tradurla in azioni concrete.

Il lavoro deve tornare a essere uno strumento di realizzazione umana e di stabilità per le famiglie.

È fondamentale che le istituzioni e il sindacato collaborino per creare un ambiente lavorativo che offra opportunità concrete, soprattutto ai giovani, che oggi più che mai hanno bisogno di una speranza reale per il loro futuro.”

Giordano ha inoltre ribadito l’importanza di mettere al centro le famiglie:

Le famiglie sono il cuore della nostra comunità.

Solo attraverso un lavoro stabile e dignitoso possiamo garantire loro un futuro sereno e la possibilità di crescere in un contesto sano e solido.”

La celebrazione si è conclusa con il rinnovo delle promesse matrimoniali da parte delle coppie presenti, un gesto che ha sottolineato ulteriormente il legame tra fede, amore e responsabilità.

Il Vescovo, Mons. Orofino, al termine della Messa, ha benedetto i crocifissi, che sono stati poi consegnati ai missionari, insieme a Don Giuseppe Gazzaneo, delegato vescovile, in vista delle “Missioni al Popolo” che si terranno nel 2026 e 2027 in tutte le parrocchie della Diocesi.

Hanno concluso Orofino e Giordano:

Questo momento di preghiera e riflessione ha sigillato l’impegno della Diocesi di Tursi-Lagonegro e dell’Ugl verso il futuro, con un messaggio chiaro per tutta la comunità: il futuro passa dall’alleanza tra fede, lavoro e famiglia, nel segno della dignità della persona e del bene comune.

Un impegno che, oggi più che mai, richiede la solidarietà di tutti, istituzioni, Chiesa, sindacato e cittadini.