A POTENZA BUCALETTO, EX CIP ZOO ED EMERGENZE SOCIALI: QUESTE LE PRIORITÀ DI VITTORIA, IN CORSA PER LA GUIDA DEL PD

A poche ore dall’ufficializzazione della candidatura a segretario regionale del Pd (in vista del congresso che si terrà il prossimo 3 dicembre) di Mario Polese spunta una candidata.

Si tratta di Vittoria Purtusiello di Fronte Democratico che nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri mattina a Potenza ha dichiarato:

“Ai lucani, a tutti lucani, a tutti coloro che credono che un Riscatto della Basilicata sia possibile attraverso una politica diversa, chiedo di recarsi al voto il 3 dicembre.

Trasformiamo la rassegnazione e la rabbia in riscatto. Più gente andrà a votare, tanto più la partita possiamo vincerla insieme.

Ci rivolgiamo a tutti i lucani perché metteremo in campo uomini e donne con la voglia di ricostruire una regione, di ricostruire il senso di una comunità che negli ultimi mesi ha subito lacerazioni e strappi, ha subito gli effetti di una stagione di sordità del potere, spesse volte di arroganza.

Io vivo della mia attività, sono una lavoratrice a partita IVA e opero con il mondo delle imprese e quindi anche del lavoro.

Sono tra coloro, tanti, che ogni giorno provano concretamente a fare.

Vivo la concretezza del quotidiano che voglio portare in politica con la passione e gli ideali di giustizia, di solidarietà, di opportunità per tutti.

Con la voglia di riscattare quanti subiscono e non possono opporsi ad una competizione che schiaccia ed attraversa i diritti e la dignità delle persone.

Porto in questa competizione politica anche il valore della diversità di genere, non retorica ma fattiva, in una Regione in cui in Consiglio Regionale non siede neanche una donna.

Per evitare equivoci: se dovessi essere eletta segretaria regionale non sarò candidata alle prossime elezioni regionali ma mi occuperò del partito e di una intera comunità che chiede giustizia, buona amministrazione, crescita.

Mi impegnerò per ricostruire il partito democratico, a cominciare da cinque punti programmatici.

I cinque punti che abbiamo costruito col concorso di uomini, donne, associazioni, territori, militanti, amministratori, forze sociali, volontariato.

I cinque punti da cui partire e che saranno, comunque, una proposta aperta e sensibile a quanti si vorranno aggiungere ai contributi.

  • Il primo punto è il PD. È giusto iniziare dal PD, ricostruirlo e renderlo più forte e credibile.
  • Il secondo punto sono le istituzioni. Le proposte ed il cammino intrapreso per riscrivere insieme le regole della partecipazione e della democrazia e per rendere le istituzioni regionali un contenitore di vetro, autorevole e trasparente.
  • Il terzo punto è il nuovo patto sociale. La ricostruzione di un cammino in comune con le forze sociali e con le tante energie disponibili del volontariato, dell’associazionismo, della cultura e del sapere, per scrivere un patto sociale che non lasci indietro nessuno.
  • Il quarto punto è la cittadinanza ambientale, perché da questa tocca a noi tutti rimarginare la ferita aperta con l’art. 38 dello Sblocca Italia e immaginare processi avanzati sull’energia e sull’ambiente in Basilicata.
  • Il quinto punto  è l’incontro tra futuro e conoscenza, perché sull’Università e sul sapere occorre costruire un movimento nuovo, un percorso di netta discontinuità con le politiche di questi anni, per ricostruire la fiducia e la voglia di fare di insegnanti e mondo della scuola mortificati da scelte incomprensibili, per riportare al centro la nostra Università e le università del Sud.

Abbiamo scelto di presentare la nostra candidatura in un luogo simbolo di Potenza: Bucaletto.

Luogo di periferia, difficile, di emergenza sociale e di un riscatto che ancora non c’è e che, rischia, ancora di più, di diventare addirittura luogo di divisione e marginalizzazione.

La politica deve fare presto e bene per dare a questo luogo la possibilità di riscattarsi.

Dopo la presentazione ho incontrato Marina Buoncristiano, responsabile dell’osservatorio diocesano delle povertà della Caritas di Potenza.

Ripartiamo da lì, dai più deboli, dall’emergenza sociale.

Ho attraversato poi, un altro luogo del riscatto, l’ex CIP ZOO oggetto della raccolta di circa 10mila firme che chiedono la costruzione di un grande parco per la città.

Questo è il Pd che vogliamo, quello del riscatto e del cambiamento, della riqualificazione urbana, delle periferie della qualità sociale”.