Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Segretario Generale della FIT-CISL di Basilicata, Sebastiano Colucci:
“Gli addetti alla raccolta rifiuti della Basilicata soffrono le gare assegnate sempre più al ribasso da parte degli Enti Locali.
Un settore ormai alla deriva, che viene bistrattato e abbandonato al declino più totale quello dei Servizi Ambientali, soprattutto in una Regione come la Basilicata che per anni non ha saputo progettare e proiettarsi nella costruzione di impianti per il compostaggio, la selezione e il riciclo dei materiali, ma che ne ha demandato la gestione ad Aziende private, che impongono i prezzi e non rispettano i lavoratori.
Eppure la vicina Avellino dovrebbe farci scuola di coraggio, visto che ha istituito un Azienda Provinciale dei rifiuti, che conta circa 590 dipendenti, 4 impianti (STIR-Tasferenza-selezione-compostaggio) e una discarica, azienda che ad oggi ha un bilancio solido e positivo.
Un Azienda Provinciale o addirittura Regionale risolverebbe in modo definitivo sia la bassa qualità dei servizi che il continuo e ingiustificato sfruttamento dei lavoratori, che vorremmo ricordare durante la pandemia hanno garantito l’igiene urbana a tutti noi, combattendo in alcuni casi a mani nude il Covid-19.
Unitamente al Segretario Regionale del Settore Ambientale della FIT-CISL di Basilicata, Capasso Francesco abbiamo stilato una proposta che nei prossimi giorni inoltreremo all’Assessore Regionale Latronico, così da dare un immediata risposta al continuo soffrire dei lavoratori, e una rivoluzione epocale alla raccolta rifiuti in Basilicata”.