Maratea si prepara ad accogliere i turisti per il ponte del 2 Giugno! Ecco come stanno procedendo le prenotazioni

“Tre notti in albergo o B&B, coppia italiana, spesa complessiva in mezza pensione 450 euro, shopping per 200 euro: è l’identikit tracciato dal Consorzio Turistico Maratea del turista medio atteso nella città tirrenica lucana per il ponte del 2 giugno.

Le strutture alberghiere e ricettive registrano un’occupazione delle camere intorno al 70% e le prenotazioni continuano ad arrivare.

La percentuale di stranieri è tra il 7 e il 9%.

Per Maratea gli inizi di giugno hanno da sempre rappresentato l’avvio della grande stagione turistica.

Lo scorso anno a giugno sono stati 45mila gli arrivi-presenze che costituiscono il 16,7% del totale complessivo annuo.

Meglio si è fatto a giugno 2020 con 55mila arrivi-presenze (28% totale annuo).

L’offerta di ospitalità a Maratea ha tutte le condizioni per ripetere a giugno i dati positivi delle migliori stagioni”.

Così sottolinea Biagio Salerno, presidente Consorzio Turistico Maratea ribandendo la sollecitazione a Regione e ad Apt di:

“rafforzare la campagna di promozione di Maratea sui mercati italiani ed esteri.

C’è bisogno di un’attenzione maggiore specie dopo l’interruzione a Castrocucco della SS18 i cui lavori stanno procedendo secondo le assicurazioni che abbiamo ricevuto nell’incontro con il Ministro Salvini e l’assessore Merra.

Gli operatori in proposito confidano di poter recuperare giorni per la riapertura sia pure provvisoria della strada.

Anche sul porto, da sempre struttura fondamentale per target turistici, sostenendo la posizione dell’Associazione di imprese pesca e nautica, sollecitiamo rapidità di interventi”.

Quanto all’andamento delle prenotazioni oltre il ponte del 2 giugno e quindi per il resto del mese, il Consorzio registra una ‘lentezza generalizzata’ che trova riscontro anche in altre località italiane di turismo balneare.

Ci conforta che il last minute non va più tanto di moda e che gli italiani vogliono garantirsi il meglio, magari restando nel proprio Paese”.