Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di FIM FIOM UILM:
“Venerdì’ 9 settembre (a partire dalle 9.30) presso la Regione Basilicata, si terrà l’ennesimo presidio dei lavoratori della TFA di Tito Scalo per gridare il proprio sdegno nei confronti di coloro i quali che, oltre alle passerelle, le vetrine e impegni mai resi esigibili, non riescono ad andare.
Il 31 dicembre è alle porte, data ultima per evitare il licenziamento di questi lavoratori e, purtroppo registriamo un ‘nulla di fatto’ rispetto agli impegni assunti: dov’è il bando di reindustrializzazione?
La riconversione, la riqualificazione, anche attraverso investimenti in progetti non-oil, che avrebbe dovuto interessare Total ed Eni: dove sono andati a finire?
Bisogna passare ai fatti: intollerabile ed ingiusto che la delocalizzazione di TFA ed i successivi mancati impegni regionali vengano pagati a caro prezzo dai lavoratori.
Caro Presidente Bardi, caro Assessore Galella, caro Consiglio Regionale, siamo capaci di iniziare almeno a portare a termine gli impegni assunti?
C’è tanta rabbia e delusione ma ancora crediamo che si possa giungere positivamente alla conclusione della vertenza.
Il tempo stringe.
Ognuno di noi deve e dovrà assumersi le proprie responsabilità.
La nostra Regione non può perdere una opportunità di sviluppo e, ahimè, ad ingrassare la lista dei nuovi licenziati lucani“.