Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fim Fiom Uilm Fismic e Rsu unitaria:
“Sale la tensione e si rompono i protocolli della diplomazia industriale.
Al tavolo convocato oggi presso la Regione Basilicata per discutere il futuro della SmartPaper e il passaggio alla multinazionale Teknei, la proprietà ha scelto di non presentarsi.
Una sedia vuota che pesa come un macigno sulla pelle di 700 lavoratori lucani e delle loro famiglie.
Una nota dell’ultimo minuto: ‘Impegni precedenti’.
L’azienda ha affidato la propria assenza a una fredda nota scritta, giustificando il forfait con “impegni presi in precedenza”.
Una motivazione che sindacati e istituzioni hanno rispedito al mittente, definendola un gesto di grave irresponsabilità, specialmente alla luce della delicatezza del momento.
La “melina” continua: tra appalti persi e cessioni opache.
L’assenza odierna sembra confermare i timori dei sindacati: la SmartPaper sta facendo “melina”. La strategia del rinvio appare legata a due nodi che l’azienda non riesce (o non vuole) sciogliere:
• Il caso Enel: La recente perdita dell’appalto per le attività legate a Enel Energia sta creando un vuoto operativo che mette a rischio centinaia di postazioni.
• Il rebus Teknei: La vendita delle attività BPO alla multinazionale spagnola rimane avvolta nella nebbia. Senza un piano industriale condiviso, il passaggio di proprietà sembra più un’operazione finanziaria che un rilancio produttivo.
Un territorio in bilico.
Con 700 addetti distribuiti tra i poli di Sant’Angelo Le Fratte e Tito, la crisi SmartPaper non è più solo una vertenza aziendale, ma una vera emergenza sociale per la Basilicata.
La confusione generata dalla proprietà sta alimentando un clima di profonda incertezza: i lavoratori chiedono di sapere chi comanda oggi e chi garantirà il loro stipendio domani.
Non presentarsi in sede istituzionale è un atto di arroganza che offende i lavoratori e la Regione.
Mentre l’azienda prende tempo, 700 famiglie perdono il sonno.
Non permetteremo che il BPO lucano venga svenduto o smantellato nel silenzio”.





























