SANITÀ POTENZA: NESSUNA SFIDUCIA PER PITTELLA! SI “PREFERISCE NASCONDERE I RACCOMANDATI SOTTO IL TAPPETO”, A DIRLO…

Mentre Marcello Pittella resta agli arresti domiciliari nella sua casa a Lauria (PZ) oggi a Potenza (dopo gli arresti del 6 Luglio) si è riunito per la seconda volta il Consiglio Regionale.

La maggioranza ha respinto la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione nei confronti del Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella.

La mozione, votata per appello nominale, è stata respinta con 12 voti contrari e sei voti favorevoli.

Nel respingere con fermezza, a nome di tutta la giunta, la mozione di sfiducia, la vice presidente e assessore alle Politiche della Persona della Regione Basilicata Flavia Franconi ha concluso il dibattito consiliare sulla vicenda sanità.

In particolare, la vice presidente, dopo aver riconfermato le considerazioni espresse nello scorso consiglio, ha riferito in Aula sull’esito dei vari incontri avuti nella giornata di ieri presso il Ministero della Salute, nel corso dei quali è stato fatto il punto della situazione in Basilicata, anche alla luce del clamore mediatico innescato dalle vicende giudiziarie delle ultime settimane:

“Prima di incontrare il ministro Giulia Grillo, con la quale mi sono intrattenuta a lungo su una serie di tematiche di stretta attualità che non riguardano solo la Basilicata, in un clima di collaborazione che non faccio fatica a definire franco e cordiale, ho avuto modo di intrattenermi con il Capo di Gabinetto, il dott. Alfonso Celotto, confrontando i dati che reciprocamente avevamo a disposizione sulla situazione sanitaria in Basilicata.

Chiedo che sia convocato un dibattito in consiglio sulla sanità lucana, visibile a tutti i cittadini, che affronti con trasparenza difficoltà e prospettive”.

Tornando alla mozione di sfiducia la Franconi ha affermato:

“confermo il mio totale rispetto per il lavoro della Magistratura, e credo che prima di prendere qualsiasi decisione sia necessario aspettare.

Riconfermo, inoltre, amicizia e vicinanza al presidente Pittella che spero possa dimostrare in tempi brevi la sua estraneità ai fatti contestati”.

L’Assessore regionale alle Attività produttive della Regione Basilicata Roberto Cifarelli è intervenuto oggi a conclusione del dibattito consiliare sulla mozione di sfiducia:

“Siamo oggi di fronte ad una iniziativa consiliare legittima sotto il profilo della mera formalità ma assai discutibile e, dal mio soggettivo punto di vista, politicamente censurabile.

E spiego il perché affidandomi al quel residuo di ragionevolezza che mi auguro continui a guidare i nostri comportamenti.

Siamo agli inizi di una vicenda processuale che attende, mediante il contraddittorio, di chiarire responsabilità e reati effettivamente commessi.

Una vicenda delicata alle quale occorre, prima che per ragioni umane, perché lo pretende il senso di giustizia, guardare con rispetto.

Rispetto non significa acquiescenza o rinuncia a manifestare una opinione.

Equivale a qualcosa che tocca la dignità di ognuno di noi.

E che pretende perfino una consapevole limitazione di libertà.

Oggi respingeremo una mozione che abbiamo già definito nei suoi contorni di cinismo e di strumentalità.

Lo faremo aprendoci a tutti gli approfondimenti che si renderanno necessari e ai quali non intendiamo sottrarci.

È un dovere di servizio e di trasparenza cui non ci sottrarremo.

Ma pretendendo rispetto per noi e per la Istituzione che rappresentiamo.

Poiché la consideriamo un valore che va oltre le vicende che si frappongono nel nostro cammino.

Il Governo di questa Regione continuerà ad operare al servizio dei lucani come vorrebbe il Presidente Pittella, al quale assicuriamo lealtà e coerenza nel solco della azione che ha intrapreso e che ci attendiamo possa presto riprendere”.

I consiglieri regionali pentastellati Gianni Perrino e Gianni Leggieri hanno dichiarato:

Questa mozione poteva essere un assist per la maggioranza del “Deus ex machina” delle raccomandazioni, Marcello Pittella.

Un assist per tentare di ricucire una ferita sempre più profonda tra i cittadini lucani e la politica regionale.

Ancora una volta ci è toccato assistere alle imbarazzanti dichiarazioni del delfino di Marcello, Mario Polese.

Quest’ultimo ha inaugurato le giustifiche scellerate allo schifo che è emerso dalle carte dell’inchiesta “Suggello”.

Ancora nessuna parola di solidarietà da parte di Polese & co. per quei ragazzi che hanno partecipato senza l’aiutino e senza la fortuna di avere la sottolineatura della penna verde.

Polese preferisce nascondere i raccomandati sotto il tappeto, lanciando banali strali alla Raggi e Di Maio, dimenticando che nessuno dei due è agli arresti domiciliari come il suo dominus.

Polese invece vive nel mondo dei protocolli, nel mondo degli inchini e delle riverenze di fronte al potente di turno.

Polese vive in quel mondo parallelo e complementare a quel vespaio di clientelismo che ha pervaso il tessuto sociale di questa regione, distruggendola e riducendola a brandelli.

Polese si svegli e si faccia un bagno di realtà.

Abbia la decenza di chiedere scusa ai tanti ragazzi lucani che hanno abbandonato, sfiduciati, questa regione.

Prendiamo atto del fatto che questa maggioranza intende procedere imperterrita fino alla conclusione naturale di questa legislatura.

Speriamo che in questi ultimi mesi si diano segnali di dignità e sobrietà alla cittadinanza, ma dubitiamo, visto il tenore di certe dichiarazioni targate PD”.

Voi cosa ne pensate?