È chiara la posizione di Luigi Di Maio sul Presidente Marcello Pittella, accusato di falso e abuso di ufficio e sospeso dall’incarico: il Ministro ne vuole le dimissioni.
Quella di Livio Valvano, Sindaco di Melfi e Segretario regionale PSI Basilicata lo è altrettanto soprattutto da quando, in linea con il pensiero del PSI, si è schierato contrario alla mozione di sfiducia mossa nei confronti del Presidente indagato.
Questa la nota in cui il Sindaco della Città federiciana risponde alle affermazioni pubbliche fatte ieri da Di Maio a Matera:
“Non è una sorpresa il giustizialismo di Di Maio.
È però inammissibile che il Vice Premier non si limiti a chiedere il rispetto della legge per Pittella così come invece fa per la sua sodale Virginia Raggi.
La sindaca di Roma non è solo indagata, come Pittella, ma è stata rinviata a giudizio.
Anche per la Raggi il vice premier chiede le dimissioni?
Soprattutto dopo la conferma degli arresti del fac-totum Lanzalone, inviato proprio da Di Maio a Roma per tenere sotto controllo la Capitale?
Di Maio non ha ancora letto tutta la Costituzione.
Scoprirà che la presunzione di innocenza non è una scelta politica, ma è un diritto che va riconosciuto a tutti i cittadini.
Usare “Due pesi e due misure” è tipico dei regimi dittatoriali, il baratro in cui non riuscirete a portarci”.