40 anni dal terremoto che devastò Balvano: “Fare dono alle nuove generazioni di quel messaggio di solidarietà, di speranza e di rinascita che si mise in moto”

Il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, ha incontrato stamattina il sindaco del comune di Balvano (PZ), Costantino Di Carlo, per la commemorazione del quarantesimo anno dal terremoto che il 23 Novembre 1980 devastò il piccolo comune lucano, affinché quanto lì accadde diventi patrimonio dell’intero popolo lucano.

Una tragedia nella quale persero la vita 77 persone di cui 66 bambini, figli di una Basilicata incredula.

Ha dichiarato il Presidente Cicala:

“Come Consiglio regionale della Basilicata sento il dovere di partecipare attivamente a questa ricorrenza, perché quanto accadde a Balvano e nel resto della Basilicata diventi memoria per tutti i lucani ma soprattutto per fare dono alle nuove generazioni di quel messaggio di solidarietà, di speranza e di rinascita economica ma anche culturale che si mise in moto subito dopo.

Infatti si rivelò importante l’investimento che Ferrero decise di avviare nella nostra regione.

Dopo quel 23 novembre, però, per la nostra Regione si avviò anche un processo di rinascita culturale grazie all’istituzione dell’Università degli studi della Basilicata.

Il quarantesimo triste anniversario di questa tragedia mette in luce un elemento fondamentale che contraddistingue noi italiani: quello della solidarietà tra Regioni.

Dal Trentino Alto Adige partirono molti aiuti non solo economici ma anche umanitari ed è per questo motivo, per dire nuovamente grazie a questa meravigliosa terra che, insieme al sindaco del comune di Balvano e al presidente del consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Roberto Paccker, vogliamo avviare una serie di iniziative che suggellino questo rapporto di solidarietà tra Sud e Nord che, soprattutto per le nuove generazioni, sia esempio importante da fare proprio e non dimenticare mai”.

Ha dichiarato il sindaco di Balvano, Costantino Di Carlo:

“Il lavoro di empatia e di solidarietà con i trentini vogliamo che quest’anno diventi concreto con la sottoscrizione di un patto di amicizia o di un gemellaggio a testimonianza delle future generazioni e perché il rapporto sia tra i popoli di due comunità”.