Potenza, depurazione delle acque reflue e scarichi civili e industriali: ecco la proposta

“Disposizioni urgenti per la unificazione del sistema delle acque a uso industriale in seno al servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale della Basilicata”: è la proposta di legge n. 64 del 2020 in merito alla quale è stato audito, in terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio – Ambiente), convocata da Piergiorgio Quarto (Bp), l’amministratore dell’Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (Egrib), Canio Santarsiero. Presente, anche, il dirigente dell’Ente, Donato Larocca.

La finalità della proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Acito (Forza Italia) e Sileo (Lega), prima firmataria, è stata spiegata da quest’ultima che ha illustrato l’articolo 1 “Gestione sperimentale delle acque a servizio dell’area industriale di Potenza”.

La necessità è quella di sperimentare nell’ambito dell’area industriale di Potenza, in vista del generale riordino dei Consorzi per lo sviluppo industriale, l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della gestione in seno al Servizio idrico integrato del complesso sistema della depurazione delle acque reflue e degli scarichi civili ed industriali, la gestione delle reti idriche e di collettamento delle acque reflue, nonché degli impianti di depurazione e trattamento reflui, ubicati presso ed a servizio delle aree industriali di Potenza.

La gestione è demandata al soggetto individuato al fine di assicurare l’uniformità di gestione del sistema stesso in attuazione delle disposizioni del testo unico ambientale.

Ha puntualizzato Sileo:

“In merito alla proposta di legge presentata si chiedono chiarimenti e riscontro sull’incidenza della norma nella gestione delle acque industriali e si sollecita l’acquisizione della nota inviata all’Asi di Potenza da Egrib al fine di ottenere la gestione delle reti e degli impianti con indicazione dei punti di approvvigionamento oggetto dell’eventuale trasferimento.

Si prende atto del quesito posto da Egrib ad Arera (Autorità di regolazione per energia reti ambiente) circa l’applicazione della tariffazione da applicare stante la pendenza del contenzioso presso il Consiglio di Stato”.

Il consigliere Acito ha evidenziato:

“la necessità di definire un piano industriale, superando le questioni di carattere procedurale, effettuando la ricognizione puntuale dello stato delle reti, attuando, nel contempo, un accertamento esaustivo della situazione del mercato tariffario per poter agire con cognizione di causa”.

L’amministratore dell’Egrib Santarsiero ha riferito:

“di aver già inviato una nota al Consorzio per censire lo stato delle reti ed acquisire la documentazione prodromica alla redazione di un piano industriale relativo alle reti stesse ed agli impianti al fine di consentire una gestione corretta del servizio idrico integrato.

L’Ente sta operando tutti gli sforzi e agendo in ogni direzione percorribile per contribuire a risolvere positivamente l’annosa situazione di criticità”.

Hanno partecipato ai lavori della terza Commissione: il presidente Quarto (Bp), la vice presidente Carlucci (M5s) e i consiglieri Sileo e Aliandro (Lega), Acito e Bellettieri (Fi), Baldassarre (Idea), Braia (Iv) e Cifarelli (Pd).