“La Basilicata sarebbe la Regione più ricca d’Italia, ma è povera a causa della ‘cattiva’ politica”. Ecco la denuncia

“La Basilicata sarebbe la Regione più ricca d’Italia, ma è povera a causa della ‘cattiva’ politica, che di essa non si è mai presa cura.

Essa è una Regione povera, pur essendo ricca di petrolio e gas naturale e, allo stesso tempo, di tradizione, cultura e bellezza paesaggistica” ha dichiarato Biagio Maimone, fondatore del Movimento di pensiero Sudisti Italiani, il quale ha aggiunto:

“Non vi è dubbio che si tratti di una Regione che ha pagato il prezzo di essere posizionata nel Sud dell’Italia, altrimenti sarebbe una Regione, senz’altro, più conosciuta e più prosperosa.

Abbandonata, trascurata, sconosciuta, tuttavia possiede un suo fascino particolare, che si manifesta nei suoi paesaggi, nelle infinite chiese, nei piccoli borghi, nelle meravigliose vallate incontaminate, in cui abitano contadini dediti al pascolo, da cui traggono sostegno.

La storia e la tradizione della Basilicata sono poco note, per essere una Regione in cui regna il silenzio, che la rende una terra che tace la propria origine, le proprie abitudini agresti e la vita bucolica e pacifica dei suoi abitanti.

E’ una Regione avvolta nel silenzio anche per quanto attiene alla sua vita nel contesto storico-politico italiano, tuttavia canterina ed allegra per quanto attiene le sue vallate percorse da ruscelli veloci e borbottanti la melodia della natura, che mai sembra appassire, ma sempre rifulgere di luce e verde non sfiorato dal passare delle stagioni.

Potrebbe rendere molto sul piano turistico ed anche economico per le sue energie non utilizzate.

Parte dei fondi del Recovery Fund  dovrebbero essere investiti in questa piccola, pacifica e ricca Regione italiana che, per la presenza di importanti materie prime, potrebbe, essere il motore trainante dell’intero Sud Italia ed anche dell’intera nazione italiana.

E che dire del turismo? Città come Matera, Melfi, Venosa, Potenza, Rionero in Vulture e Maratea sono mete turistiche, così come Metaponto e la costa ionica.

Parte dei fondi del Recovery Fund in Basilicata dovrebbero essere utilizzati per creare strade, infrastrutture, collegamenti, al fine di renderla facilmente accessibile e poter incentivare quel turismo che apprezza la natura ed i paesaggi incontaminati, la cui bellezza è sconosciuta agli amanti della natura ancora non inquinata da un progresso selvaggio.

Bisogna investire per far vivere una nuova forma di turismo, tale in quanto meta per godere della purezza delle acque, della natura, delle vallate, degli alberi sempre verdi, che sono veicoli per rigenerare il corpo e lo spirito in un universo sempre più inquinato e, perciò, ammalato.

Occorre far scoprire agli italiani e ai turisti del mondo intero la Basilicata, che per le sue doti naturali ed ambientali,
si distingue da ogni altra Regione italiana.

La Basilicata rappresenta, a mio avviso, una Regione in cui investire per far vivere il bello, il buono, il salutare, il verde della natura bucolica, al fine di creare un turismo alternativo ad altre forme di turismo più caotiche e frenetiche, meno attenti alla salute dei turisti”.