MELFI FCA, SCIOPERO ACQUISTO RONALDO: “NULLA DI CUI VERGOGNARCI”! PARLA QUESTO SINDACATO

Un comunicato dell’Unione Sindacale di Base di Melfi FCA chiarisce definitivamente le ragioni dello sciopero indetto in seguito all’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus e assicura una partecipazione maggiore rispetto a quella che, a detta loro, Fca avrebbe furbamente ridimensionato e diffuso.

Questa la nota scritta ieri 16 Luglio 2018:

“La direzione FCA tramite un suo portavoce ha emesso alcune velenose dichiarazioni contro lo sciopero promosso dall’Unione Sindacale di Base dello stabilimento di Melfi, dalle 22 di Domenica 15 Luglio alle 6 di Martedì 17 Luglio.

Prima di entrare nel merito di tali dichiarazioni vogliamo far notare come questa sia la prima volta che FCA si pronuncia in merito a uno sciopero ancora in corso a Melfi.

Questo secondo noi è già di per sé significativo: per quanto il nostro sciopero sia stato, come quelli passati, minoritario, questo cambio di strategia – dal silenzio alla denigrazione – mostra che la nostra azione sindacale di lotta preoccupa FCA, che quindi agisce cercando di impedire il nostro rafforzamento.

FCA ha dichiarato che nel primo turno di Lunedì 16 Luglio avrebbero aderito allo sciopero solo 5 lavoratori, noi invece abbiano dati differenti, raccolti dal rapporto diretto con i lavoratori: infatti possiamo affermare che gli operai che non si sono recati in fabbrica sul turno in questione sono molti di più.

Certo, un piccolo gruppo, ma che evidentemente preoccupa il nostro padrone, visto che tenta di ridimensionare la nostra azione di protesta.

Inoltre, sottolineiamo che lo sciopero non è iniziato al primo turno di oggi, bensì al terzo di ieri (22-6).

Perché FCA riporta i dati solo del primo turno?

La risposta la diamo noi: perché l’adesione al terzo turno di ieri è stata, se pur sempre minoritaria, più alta rispetto al primo turno di oggi, attestandosi ad oltre un centinaio di adesioni, al netto dei dati ancora indisponibili e riguardanti il secondo e il terzo turno di oggi.

Oltre alle velenose dichiarazioni sui numeri, FCA ha tentato, in maniera fuorviante, di depistare dalle reali motivazioni dello sciopero, affermando che le nostre sarebbero ‘iniziative di protesta promosse in tema calcistico … strumentali, promosse da sigle di nessuna rappresentatività reale o da singole persone che avevano come unico scopo quello di farsi pubblicità per fini personali’.

Così la direzione FCA vorrebbe liquidare lo sciopero.

Se l’azienda pensasse veramente che la protesta di queste ore dei lavoratori sia legata al tema calcistico, allora la situazione sarebbe ancora più grave di quanto la si immagini, significherebbe essere completamente slegati dalla condizione in cui versano i propri dipendenti…

Certo che sollevare la vicenda dell’acquisto del noto calciatore portoghese era per noi ‘strumentale’ e non fine a se stessa!

E lo era per la sua patente ingiustizia sociale, per cui da un polo della società si accumulano ricchezze smisurate in mano a pochissime persone appartenenti a un classe sociale privilegiata e dall’altro polo si accumulano la miseria e lo sfruttamento degli operai.

Quindi non abbiamo nulla di cui vergognarci dall’usare strumentalmente questa vicenda!

Visto poi che il fine era quello – sacrosanto – di denunciare e lottare contro le pessime condizioni di lavoro degli operai FCA con salari bassi, ritmi di lavoro insopportabili, esuberi e cassa integrazione.

Intanto lo sciopero ha confermato il consolidamento di un gruppo di operai attorno al nostro sindacato che domani, quando la massa degli operai getterà via la paura e si ribellerà, servirà a guidarli nella direzione di lotta giusta e vincente.

È questo che teme il padrone ed è di questa paura che sono fatte le sue dichiarazioni aziendali contro il nostro sciopero”.