Muro Lucano: Un Commovente ponte tra passato e presente al Premio Letterario “San Gerardo Maiella”

Avrà luogo a Muro Lucano, il 7 giugno 2025 la premiazione dei vincitori della XVII edizione del premio letterario Lucano.

Un altro tema di grande risonanza emotiva e di profonda delicatezza che caratterizza le opere premiate oggi al “Premio Internazionale di Poesia San Gerardo Maiella” è quello dell’addio e della separazione.

Le poesie in concorso affrontano questa tematica con una sensibilità rara e una profondità che commuovono, trasformando il momento del congedo in un’occasione di riflessione sul persistere dei legami affettivi oltre la presenza fisica.

Un componimento in particolare ci immerge in un’atmosfera carica di malinconia e di quieta rassegnazione, dove il “sole” sembra simbolicamente riposto “nel fondo del baule”, annunciando metaforicamente il crepuscolo di una presenza cara e l’arrivo di una notte che non è solo fisica.

L’ombra della casa si allunga con la “sera stenta”, accompagnata dal “cantico lento delle tende” e da un suono che suggerisce fragilità e il deterioramento della vita, creando un’immagine vivida di quiete e attesa, di una fine imminente.

L’osservatore, da lontano e con un senso di smarrimento, guarda l’altro riempire una valigia “a passo a passo, / come hai sempre fatto, / centellinando pesi e spazi” per quello che è un “estremo tuo viaggio”.

Questo gesto quotidiano e metodico, nella sua semplicità, acquista un significato profondamente doloroso di distacco inevitabile e irrevocabile.

Eppure, in questo addio, la consapevolezza di essere lasciato indietro, “riposto indietro in un cassetto”, non è priva di una sorprendente sensazione di sicurezza, quasi come un oggetto prezioso e irrinunciabile “lasciato nella sicurezza della piega dritta”, custodito con cura. Il ricordo si fonde con le immagini dell’infanzia, richiamando la mano protettiva che un tempo offriva sicurezza fisica, “quando allungavi la mano / per tenermi bambino sul sedile / tutte le volte che frenavi brusco / agli stop della strada verso scuola”.

Questo gesto, carico di tenerezza e protezione, diventa ora il simbolo di un amore che persiste e rassicura oltre la separazione fisica, un legame indissolubile.

L’addio culmina in un’ “ultima carezza della mano”, un lascito intangibile, un’essenza che non può essere portata via nel viaggio terreno, ma che rimane saldamente impressa nella memoria e nell’anima.

Quest’opera cattura l’intimità del dolore della separazione, ma lo eleva a un’esperienza universale di amore che supera i confini del tempo e della presenza, offrendo una prospettiva di continuità emotiva e la rassicurazione che alcuni legami, per quanto invisibili, non si spezzano mai veramente.