Nella solennità di San Gerardo La Porta, patrono di Potenza, l’Arcivescovo mons. Davide Carbonaro ha ricordato che:
«è la guerra che dovremmo odiare e non le persone».
«Sono parole disarmate che disarmano il cuore – ha detto – parole di chi l’orrore l’ha sentito come un soffio di distruzione e di morte.
Allora le parole della profezia ascoltate diverranno gesti di vita quotidiana che salvano il mondo e non ci salvano dal mondo. Fasciare, liberare, annunciare.
Quanto ne abbiamo bisogno nella nostra Chiesa diocesana, ma anche nella Chiesa tutta e nel mondo intero.»
Con l’intercessione di San Gerardo, ha invitato i fedeli a:
«camminare dietro a Gesù e al suo Vangelo», chiedendo al Signore che «i germogli dell’umanità non siano strappati dal vento dell’odio e dalla violenza, ma custoditi da mani che curano, sanano, risuscitano».




























