Potenza, oggi presidio della CGIL Basilicata: “L’assalto alla CGIL di Roma è un assalto alla democrazia”! Ecco chi sarà presente

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa di ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Sezione “Bruna Dradi” di Potenza con il quale offre la sua solidarietà alla Cgil Basilicata dopo all’assalto avvenuto ieri alla sede della Cgil a Roma durante una manifestazione no-vax.

“Non si deve indietreggiare davanti a questa gravissima provocazione.

L’assalto alla CGIL è un assalto alla democrazia.

Decisa la posizione dell’ANPI Potenza, con la quale gli antifascisti della città chiedono alla politica e alla società di rispondere con forza contro un atto inaccettabile.

Piena e immediata è la solidarietà al sindacato, da sempre un presidio contro l’eversione”.

Scandisce Biagio Stabile, Presidente della Sezione cittadina:

“Chi aggredisce il sindacato attacca i lavoratori, i corpi intermedi, la democrazia e la libertà politica.

Sono mesi che le inchieste giornalistiche ripetono la matrice fascista delle manifestazioni no vax.

Sono anni che l’ANPI e la comunità antifascista denunciano la presenza di un forte tessuto fascista nel Paese.

Adesso bisogna rispondere a una provocazione gravissima, che riporta la violenza nella politica”.

Fa sapere l’ANPI che “ovviamente manifesta senza indugio la sua solidarietà alla CGIL”.

Continua Stabile:

“Siamo e saremo sempre vicini alle sindacaliste e ai sindacalisti di Corso d’Italia, vittime di un attacco vile, uno scempio intollerabile dal quale ci sentiamo anche noi colpiti.

Non si può aggredire un antifascista senza ferire tutti gli altri.

Per questo anche l’ANPI è presente al presidio di oggi in via Bertazzoni, con la CGIL Basilicata.

La risposta delle istituzioni deve essere energica, a difesa della Costituzione.

Non si deve indietreggiare perché cedere ora significa cedere davanti al tentativo di manomettere gli strumenti essenziali della democrazia.

Abbiamo sentito parole molto gravi dopo questo evento, abbiamo ascoltato in televisione ragionamenti del tipo ‘Sciogliere Forza Nuova è inutile, perché la rifondano con un altro nome’.

Ecco, questo è l’atteggiamento che non si deve tenere di fronte al pericolo fascista: le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, le istituzioni non possono più far finta di nulla”.