Potenza: “Restituire alla città uno spazio strategico”. La proposta

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Galella, ha tenuto questa mattina nella sede del Consiglio regionale della Basilicata una conferenza stampa dedicata al futuro e alle prospettive di recupero dell’edificio Vivalat – ex Centrale del Latte.

Nel corso dell’evento è stata illustrata una proposta di riqualificazione dell’area, con l’obiettivo di valorizzare lo spazio e restituirlo alla collettività con una destinazione coerente, capace di generare benefici sociali, culturali ed economici.

La proposta di Galella è quella di “trasformare il capannone della Vivalat – circa 8.000 metri quadrati al coperto – in un grande laboratorio per la creatività di tutta la Basilicata“.

Ha spiegato Galella:

“Già in moltissime capitali europee le vecchie aree industriali dismesse sono state riqualificate e messe a disposizione delle comunità.

L’obiettivo è trasformare il capannone in un immenso laboratorio creativo, un luogo capace di ospitare diversi laboratori artigianali per il legno, il ferro, la ceramica, ma anche spazi per la musica, la pittura e le arti in genere.

Un punto di riferimento dove tutte le menti creative della Basilicata possano finalmente incontrarsi, stare insieme, scambiare idee, organizzare mostre, concerti ed eventi di aggregazione.

Anche l’area esterna, oltre a ospitare un parcheggio, potrà essere trasformata in un parco attrezzato per esposizioni e attività all’aperto“.

Il consigliere ha inoltre evidenziato il valore strategico dell’area:

“Si tratta di uno dei luoghi più importanti per il futuro della città, grazie alla vicinanza con il Parco fluviale del Basento di 27 ettari, con il ponte Musmeci – uno dei più belli d’Italia – e con la nuova area della Città, destinata a diventare motore di sviluppo e di vivibilità urbana.

Potenza non deve limitarsi a un’amministrazione ordinaria del quotidiano, ma deve guardare al futuro.

Un futuro in cui il capoluogo offra servizi all’intera regione, innalzando la qualità della vita, creando spazi di aggregazione per i giovani e per gli universitari, e dando loro motivi per restare”.

Il consigliere di FdI ha definito l’immobile, oggi in stato di abbandono, “una ferita urbana” che necessita di una risposta immediata e concreta: “Si tratta di un’occasione da non perdere per ridare dignità a un pezzo di città dimenticato, trasformandolo in un luogo di aggregazione e di sviluppo”.

Galella ha ricordato che la proprietà è della Regione Basilicata, che ha già siglato un accordo con l’Agenzia del Demanio per la progettazione degli interventi di riqualificazione:

“La mia proposta è che il presidente Bardi destini a questo progetto una parte delle risorse del Fondo Sociale di Coesione, che ammonta complessivamente a circa un miliardo di euro.

Il progetto, secondo Galella, dovrebbe nascere da una progettazione dell’Agenzia del Demanio e prevedere la gestione da parte di privati, a condizione che garantiscano la massima condivisione sul territorio regionale.

“Un aspetto fondamentale – ha sottolineato – sarà abbassare le spese di gestione dell’immobile.

Per questo dovrà essere dotato di tutte le tecnologie legate alle energie rinnovabili, così da contenere i costi e diventare un modello di efficienza, di idee e di collaborazione pubblico-privato al servizio dei cittadini”.