A Potenza oltre 50 famiglie colpite dalla SLA pronte a manifestare. Ecco che cosa sta succedendo

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Alessia Araneo e Viviana Verri (Consigliere regionali M5S Basilicata):

“Esprimiamo il nostro pieno sostegno all’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA) e alle oltre 50 famiglie lucane colpite dalla SLA, costrette nei prossimi giorni a una mobilitazione disperata per rompere il muro di silenzio e la condanna alla solitudine a cui rischiano di essere costretti.

Il mancato ripristino del Fondo regionale SLA, il blocco degli assegni di cura o la loro riduzione a cifre irrisorie di appena 500 euro non sono un semplice ritardo burocratico, ma una chiara scelta politica e istituzionale.

Non solo si è scelto di lasciare le famiglie senza un supporto vitale, ma si è compiuto anche un inaccettabile passo indietro con la stesura e la pubblicazione del nuovo bando per l’assistenza e l’approvvigionamento di farmaci e integratori.

Questo provvedimento, infatti, subordina l’accesso a supporti essenziali al reddito di famiglia e impone la gravosa rendicontazione delle spese di assistenza domiciliare.

Tali misure non fanno altro che aumentare la burocrazia per cittadini già gravemente disagiati e per le loro famiglie, trasformando la lotta per la vita in una umiliante e complessa battaglia contro gli ostacoli amministrativi.

Non è accettabile che le persone più vulnerabili debbano scendere in piazza per veder riconosciuti i propri diritti fondamentali e, per questo, saremo al fianco di tutte le famiglie nella manifestazione pacifica indetta per il prossimo 7 novembre a Potenza, non solo per solidarietà, ma per incalzare la Giunta affinché risponda della sua responsabilità politica.

Il Presidente Bardi e l’Assessore Latronico intervengano immediatamente per ripristinare il Fondo SLA con risorse stabili e adeguate e per ritirare o modificare sostanzialmente l’umiliante e disumanizzante burocratizzazione del nuovo bando.

Le oltre 50 famiglie lucane meritano risposte. La Regione Basilicata agisca ora! Non lasciamo indietro chi lotta per vivere”.