Anche in Basilicata questi giovani non cercano lavoro. I dettagli

“Il ‘Valore Artigiano‘, inteso anche come declinazione del modo speciale di vivere il territorio, è una risposta efficace per tamponare la crescita in Basilicata (come nel resto del Paese) dei Neet, i giovani che non continuano gli studi e non cercano un’occupazione, da noi 3 giovani su 10 di età 15-25 anni”.

È il messaggio che Confartigianato Matera e il Gruppo Giovani Imprenditori hanno voluto inviare in occasione della tappa di Matera con due giorni di inclusione, divertimento e sensibilizzazione del progetto NEET WORKING TOURS voluto fortemente dalla Ministra Fabiana Dadone.

La Confartigianato Matera è stata parte attiva di questi due giorni insieme al gruppo di Giovani Imprenditori che così raccontano:

“Un ringraziamento particolare va al Presidente Nazionale Giovani Imprenditori di Confartigianato Davide Peli, la sua presenza è stata un monito importante per il gruppo territoriale nel proseguire nel coinvolgimento dei giovani nelle attività dell’associazione.

La presenza nello stand è stata da parte dei giovani materani molto attiva.

Il Team Art Studio ha coinvolto i ragazzi con la creazione di rosoni disegnati dai giovani ragazzi presenti all’evento”.

A conclusione dell’evento la dirigente nazionale ConfartiganatoRosa Gentile, ha dichiarato che:

“Sono stati due giorni di grande valore per il nostro gruppo che vede il proprio futuro pieno di speranza ma soprattutto ha valorizzato il valore artigiano nella realtà Cittadina e Provinciale.

Il concetto di ‘Valore Artigiano’ è complesso e pieno di significati.

Esso non può essere ridotto ad ambito puramente economico poichè, innanzitutto, è un modo di essere che si esprime nei diversi ambiti della realtà.

È dedizione al lavoro.

Ma anche ‘genio’, intraprendenza, intuizione, cultura, studio, approfondimento ed innovazione.

È cura dei dettagli ed anche cura dei rapporti umani, in azienda e nel territorio”.

Il Presidente dei Giovani di Confartigianato, Davide Peli, ha poi aggiunto:

 “La “ricetta Confartigianato“: occorre orientare la scuola in modo che diventi luogo di apprendimento a tutto tondo, faciliti la crescita personale, stimoli la motivazione ed accompagni i ragazzi nel delicato passaggio tra scuola e lavoro, basti pensare al gravissimo problema italiano dell’alto tasso di abbandono scolastico e della percentuale di Neet, assai più elevata della media europea.

È necessario, dunque, che gli studenti ricevano una preparazione che sia adeguata alla complessità dei tempi, che potenzi la capacità di comprensione dei contesti e che, al contempo, tenga conto delle nuove necessità formative, con particolare riguardo alle competenze richieste dall’attuale transizione digitale ed ecologica.

Sono argomenti che rilanciano la scuola come luogo di apprendimento complesso, valida risposta ai problemi del Paese ed anche alle crescenti difficoltà che le nostre imprese incontrano nel reperimento di giovani con una preparazione qualificata, in particolar modo in alcuni settori.

È necessario, in conclusione, perseguire una sintesi alta tra scuola e lavoro, ponendo attenzione che nel percorso scolastico i ragazzi ricevano una formazione completa e siano avviati alla cultura del lavoro superando la storica separazione tra lavorare e studiare.