Carcere di Potenza al collasso! Questa la situazione

Si è tenuta in data 25 ultimo scorso incontro in Video conferenza tra le segreterie regionali di Puglia e Basilicata con il Capo D.A.P. Presidente Bernardo Petralia, il Direttore Generale del personale Dr. Massimo Parisi e il Provveditore regionale Dr Giuseppe Martone.

A darne notizia Ruggiero Damato, Segretario Regionale OSAPP Puglia che evidenzia:

“pur riconoscendo l’attenzione del Capo DAP dottor Petralia e il capo del Personale dott. Parisi, che nelle giornate di mercoledì e giovedì scorso ha visitato i penitenziari di Lecce e Bari incontrando i poliziotti/e e le Organizzazioni Sindacali rappresentativi tra cui l’OSAPP, dando un segnale di vicinanza che da anni non si aveva.

Di fatto non hanno portato notizie confortanti dal dicastero e dalla politica, confermando che incremento di personale non è ancora previsto e che bisogna andare avanti con quello che si ha: pertanto continuare il trend dei turni massacranti e violazione sistematica degli accordi contrattuali, assistendo di fatto al solo garantismo dei diritti dei reclusi senza tener minimante conto delle criticità cui sono sottoposti gli uomini e donne della polizia penitenziaria nella regione Puglia.

In particolare senza considerare il ruolo degli Agenti/Assistenti che di fatto svolge il vero lavoro operativo nelle sezioni detentive, muri di cinta, ingressi, traduzioni e piantonamento”.

Calca la mano Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto OSAPP:

“L’obiettivo sindacale è quello di portare all’attenzione del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria come delle restanti Autorità politiche la disastrosa e drammatica situazione del sistema penitenziario in Puglia e Basilicata, le inottemperanze in tema di relazione tra le Parti e nell’equa e trasparente gestione del Personale.

Il quale dopo l’emergenza e gli effetti del COVID 19, si trova oggi ad affrontare ulteriore grave disagio legato all’apertura del nuovo reparto di Taranto, che segue quello di Lecce e Trani, che evidenzia una situazione oramai drammatica e apparentemente senza via di uscita.

Le condizioni, l’organizzazione e la vivibilità lavorative del Personale di Polizia Penitenziaria negli istituti penitenziari dell’intero territorio nazionale e, in particolare, della regione Puglia, le gravissime condizioni per la Polizia Penitenziaria della CC Taranto (con 650 detenuti a fronte di una capienza tollerabile di n.330 , di cui 70 As3 260 giudicabili 60 reclusione 60 protetti 100 custodia aperta 25 donne e rimanenti tra semi liberi e art 21) impongono  interventi risolutivi e non più differibili azioni del Governo e dell’amministrazione per una area, quale la Puglia, maggiormente esposta per il contenimento di pericolose cosche locali della criminalità organizzata”.

Continua il Segretario Generale Aggiunto, Montesano:

“Va rimarcata anche la situazione degli istituti Lucani di Potenza, Matera e in particolare Melfi (PZ) teatro di cruenti atti di violenza da parte della popolazione detenuta.

60 detenuti tutti della sezione ‘alta sicurezza’, il 9 marzo scorso, si sono rivoltati prendendo in ostaggio nove persone fra agenti di Polizia Penitenziaria e personale sanitario.

Tali circostanze ed eventi tra la Puglia e Basilicata, hanno determinato ed evidenziato lo stato di abbandono di amministrazione e politica su tante questioni che seppur segnalate sono state scarsamente attenzionate.

Il Presidente Mario Draghi la Ministra Marta Cartabia, pongano la loro attenzione sul sistema penitenziario in particolare sulla Regione Puglia e Basilicata, letteralmente al collasso, onde evitare maggiori e più gravi conseguenze per la Polizia Penitenziaria e non solo”.