Monticchio, uno dei luoghi più amati della Basilicata, scala la classifica del Fai: su 30000 concorrenti…

Manca un mese al termine della IX edizione del censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare organizzato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Monticchio sta scalando la classifica.

I meravigliosi specchi d’acqua si posizionano, al momento, tra i primi 50: nello specifico, all’ottavo posto su 30000 concorrenti ancora in gara.

Al grido di “Salviamo Monticchio”, anche il Comitato che si batte per i Laghi è sceso in campo per salvarli, ottenendo otre 13000 firme.

Ma nello specifico, cos’è questo posto tanto amato dai lucani:

  • Monticchio, Rionero. Frazione situata ai piedi del Monte Vulture, uno dei più antichi vulcani dell’Appennino Meridionale, ormai inattivo. Il doppio cratere centrale del vulcano si è trasformato in due laghi: il Lago Grande e il Lago Piccolo, circondati da boschi che caratterizzano il monte. Su una falda è incastonata l’Abbazia di San Michele Arcangelo, fondata dai Benedettini nel IX secolo, che dal 2008 ospita, nei primi due piani, un museo di storia naturale che racconta la storia del Vulture e della flora e della fauna selvatica che caratterizzano il luogo. Monticchio è una meta turistica, soprattutto nei mesi estivi, ma resta comunque un gioiello incontaminato e tutto da scoprire. Nonostante la sua unicità, Monticchio e il Vulture sono meno conosciuti di quanto meritino e il comitato che ne sostiene la votazione ne auspica un’adeguata valorizzazione;

Ancora 30 giorni per votare i luoghi più amati e contribuire a tutelarli, valorizzarli o salvarli da degrado e abbandono con un gesto concreto.

Sono oltre un milione i voti ricevuti finora per più di 35.000 differenti “luoghi del cuore”, ma migliaia di persone si stanno ancora mobilitando per raccogliere firme a favore delle realtà territoriali a loro più care, con 224 comitati che a oggi si sono registrati sul sito www.iluoghidelcuore.it.

Si tratta di dati parziali, visto che di solito negli ultimi giorni del censimento vengono consegnate al FAI molte raccolte voti, spesso in grado di ribaltare la classifica finale che verrà comunicata nel mese di Febbraio 2019.

Doppio l’obiettivo che stimola a partecipare a questa iniziativa davvero unica e a compiere un gesto d’amore verso luoghi d’arte e natura bisognosi di cure e protezione:

  • la realizzazione di un intervento diretto sulla base di specifici progetti d’azione per i primi 3 luoghi classificati, a cui verranno destinati rispettivamente 50mila, 40mila e 30mila euro, e per il bene vincitore della speciale classifica dei “luoghi d’acqua”, a cui saranno assegnati fino a 20mila euro;
  • la visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento che, oltre a sensibilizzare la popolazione sull’importanza del proprio patrimonio e sulla necessità di una sua tutela e valorizzazione, può portare in alcuni casi alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile, associazioni e istituzioni del territorio e trainare così lo stanziamento di ulteriori contributi.

I luoghi che riceveranno almeno 2.000 voti potranno inoltre presentare una richiesta per un intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo, secondo le linee guida che verranno diffuse nel 2019 dopo l’annuncio dei risultati e sulla base delle quali verranno selezionati i beneficiari di contributi economici fino a un massimo di 30mila euro.

In totale, nel 2019, verranno messi a disposizione 400.000 euro.

Ecco gli altri luoghi che in Basilicata sono, per il momento, ai primi posti della classifica provvisoria:

  • Sentiero delle Ripe, Muro Lucano. Fondato in una zona carsica, a 600 metri di altezza, plasmato dall’abbondanza di acqua e dalla geologia del territorio, il borgo di Muro Lucano era attraversato già nel Medioevo dal Sentiero delle Ripe, una strada rupestre che lo collegava alla vicina Capodigiano attraversando la gola delle Ripe: una profonda forra scavata dal torrente Rescio, la cui acqua venne sfruttata sin dall’Alto medioevo, attraverso la realizzazione di un sistema di mulini, attestato da un documento del 1269, ma probabilmente già esistenti intorno all’anno Mille. Percorrendo il sentiero, scenograficamente realizzato all’interno del burrone, tra rocce, piccole radure e alberi abbarbicati alle pareti calcaree, si incontrano i resti dei mulini e il ponte romanico ad arco, che dal XII secolo permetteva l’attraversamento del torrente. Attualmente il sentiero, i mulini e la sorgente sono in uno stato di semi-abbandono e il comitato “Amici di Muro Lucano” ne chiedono il recupero e la valorizzazione. Al momento è al 55esimo posto con 3400 voti;
  • Pineta di Lanera a Matera. Contigua al Castello Tramontano, per oltre mezzo secolo ha circondato il vecchio Ospedale cittadino. Si tratta oggi del più importante gruppo arboreo in città, afferente al quartiere La Nera, realizzato tra gli anni Cinquanta e Sessanta per accogliere molte famiglie trasferite dai Sassi. Un progetto deliberato nel 2017 dal Comune di Matera prevede il taglio di 86 pini, ritenuti in precario stato di salute, per realizzare una rotonda e una strada a quattro corsie. La creazione dell’infrastruttura, ritenuta necessaria per il miglioramento della viabilità nel quartiere, porterà tra l’altro alla scomparsa di un viale di 31 grandi esemplari. Centinaia di cittadini si sono mobilitati negli ultimi mesi chiedendo al Comune una possibile variante al progetto, senza invalidarne l’esecuzione. Attualmente è alla 107esima posizione.

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona.

A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane al servizio dei suoi oltre 12 milioni di clienti.

Presso le filiali del Gruppo, tutti possono votare il loro “luogo del cuore”, favorendo così l’opportunità di ricevere un’ulteriore assegnazione di 5.000 euro al luogo più votato in una filiale.

Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla vita culturale del Paese: nel 2017 è stato insignito del titolo di Mecenate del XXI secolo nell’ambito dei Corporate Art Awards.

Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

RAI è main media partner anche dell’edizione 2018 de “I Luoghi del Cuore” con RAI1 che ha promosso l’iniziativa con spazi dedicati in Uno Mattina Estate e con RADIO1 che ha attivato un’ampia copertura con programmi del canale e servizi nei GR.

Non importa per cosa votiate, quel che conta è che esprimiate con convinzione la voglia di cambiare le cose per la meravigliosa Basilicata.

Cosa aspettate, il tempo sta per scadere: scegliete le bellezze nostrane!