A Bucaletto nasce la prima Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale della Basilicata.
Lo prevede un protocollo d’intesa firmato a Milano nei giorni scorsi tra la Fondazione “Banco dell’Energia”, la par-rocchia Santa Maria della Speranza di Bucaletto con il supporto tecnico di Edison Energia che mate-rialmente donerà gli impianti fotovoltaici.
L’obiettivo è produrre e condividere energia pulita, ridurre le bollette e reinvestire i guadagni per sostenere le persone in condizione di vulnerabilità economica.
L’impianto sarà costituito da 133 moduli fotovoltaici che produrranno 50,85 Kwh di potenza. Edison investirà per il progetto circa 80.000 euro.
Il primo promotore del progetto lucano è stata Legambiente Basilicata che lo ha proposto alla par-rocchia di Bucaletto.
L’associazione curerà la costituzione della CERS a livello amministrativo.
Spiegano don Luigi Sarli e don Salvatore Sabia, rispettivamente parroco e vice parroco della comunità di Bucaletto:
“Siamo molto orgogliosi di questo risultato raggiunto ancora una volta insieme a tanti attori diversi come Legambiente, Edison Energia e Banco dell’energia, dimostrando ancora una volta come la collaborazione e il lavoro di squadra riescano a raggiungere risultati straordinari. Risul-tati ancor più straordinari se si considera il contesto nel quale questo intervento verrà realizzato e cioè Bucaletto, luogo che dopo ormai 40 anni merita di essere rivalutato e posto al cen-tro delle scelte politiche, sia regionali che cittadine.
La Chiesa ancora una volta, dopo aver investito sulla Cittadella già nel precedente episcopato di Monsignor Ligorio, con la presenza di due sacerdoti e con l’apertura della nuova chiesa, vuole continuare a mettere al centro la cura dei poveri e degli ultimi.
Da parte nostra continueremo ad impegnarci per rendere questo quartiere un posto bello in cui vivere, certi che la scelta di Monsignor Carbonaro di rendere la nostra parrocchia chiesa giubilare per il prossimo Giubileo della Speranza, sia un regalo dal cielo, che ci chiede di dare sempre di più e meglio a questa comunità tanto sola ma da noi, e ancor di più dal Si-gnore, tanto amata”.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), previste dalla normativa a livello nazionale ed europeo, sono una soluzione solidale per la produzione e il consumo di energia. Queste comunità rappresen-tano uno strumento chiave per la transizione energetica e per raggiungere l’obiettivo di emissioni ze-ro entro il 2050.
Inoltre, contribuiscono a trasformare e valorizzare i territori, promuovendo la coesio-ne sociale e coinvolgendo diversi attori locali, responsabilizzando le persone e rafforzando le loro competenze.
Solo attraverso la collaborazione – e il protocollo firmato a Milano ne è un esempio – si può ottenere un cambiamento strutturale, e la rete del Banco dell’energia facilita questa cooperazio-ne tra imprese, enti e associazioni