Martedì 3 giugno alle ore 11,00 presso l’Aula Magna dell’I.I.S. Einstein De Lorenzo in via Sicilia, 12 si terrà l’evento conclusivo di presentazione dei lavori svolti nell’ambito delle attività progettuali di “Service Learning” realizzate dall’”Einstein-De Lorenzo” in collaborazione con la Casa circondariale “A. Santoro” di Potenza, dove da tempo opera l’Associazione “Officine Officinali”.
Il progetto, sviluppatosi nella seconda parte dell’anno scolastico, di forte rilevanza sociale e di importante impatto per gli studenti e per i detenuti che hanno avuto la possibilità di partecipare, si è dispiegato attraverso diversi laboratori attivi che hanno coinvolto gruppi di studenti e un piccolo gruppo di detenuti, con l’intento di andare oltre l’aula e di mettere a servizio dell’altro quanto appreso a scuola.
L’iniziativa, denominata “Progettiamo insieme per il futuro”, si inserisce nell’ambito dell’approccio pedagogico del Service Learning promosso dal MIM e da Avanguardie Educative di INDIRE (importante istituto di ricerca educativa e didattica), nonché abbracciato sin dal 2019 dall’”Einstein_De Lorenzo” come scuola capofila della Rete Service-Learning Mediterraneo per la Basilicata.
L’Istituto, consapevole di quanto la effettiva spendibilità delle conoscenze e delle abilità acquisite dagli studenti sia importante per lo sviluppo della motivazione, ma anche favorevole allo sviluppo di valori civili e morali e all’esercizio della cittadinanza attiva, ha intercettato il bisogno di riservare attenzione alla realtà del carcere, spesso gravata dal pregiudizio, mettendo in campo azioni aperte al territorio in chiave inclusiva e solidale per abituare le nuove generazioni ad attuare comportamenti che possano imprimere un cambiamento migliorativo nel proprio contesto di vita.
Alla presentazione prenderanno parte:
- il Dirigente scolastico dell’“Einstein-De Lorenzo”, Domenico Gravante,
- la referente Service Learning dell’USR Basilicata Barbara Coviello,
- il Direttore della Casa circondariale di Potenza Paolo Pastena,
- i rappresentanti dell’Associazione Officine Officinali e la Capo Area educatori del carcere Sonia Crovatto.
Considerata la rilevanza sociale dell’iniziativa, resa possibile grazie alla sensibilità del Magistrato di Sorveglianza Michela Tiziana Petrocelli, e il valore che essa riveste per la comunità cittadina, l’invito è stato esteso anche al Sindaco e all’Assessore alla Pubblica Istruzione e alle Politiche giovanili del Comune di Potenza.
Grande spazio sarà riservato alle relazioni degli studenti degli indirizzi di Meccanica, Meccatronica ed Energia ed Informatica, veri protagonisti delle attività, i quali hanno messo le proprie competenze tecnico-scientifiche, di progettazione e stampa 3D e informatiche a disposizione della Casa circondariale.
Coadiuvati dai docenti Patrizia D’Andria e Daniele Gioia (indirizzo Meccanica) Carmela Cancellara (indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio) Michele Santomauro (Indirizzo Informatica) Vito Donnanianna (tecnico del laboratorio Meccanica e Cat) e supportati dalla professoressa Maria Emilia Cavaliere (Referente del Progetto) e dalla presidente dell’Associazione Officine Officinali Annarita Marchionna, gli studenti, insieme ad alcuni detenuti scelti dall’area educativa del carcere, hanno svolto attività laboratoriali durante le quali sono state illustrate le conoscenze base del software Autocad 2D e 3D passando quindi dal disegno di semplici figure geometriche a figure tridimensionali da realizzare mediante incisore laser e/o stampante 3D.
Gli incontri, tenuti presso un’aula didattica della Casa circondariale nella quale i partecipanti interni si sono potuti cimentare per la prima volta con l’utilizzo delle tecnologie, hanno condotto alla modellazione di contenitori di varia forma e stampi per prodotti come oli essenziali, acque aromatiche e saponi ottenuti da fonti naturali nel laboratorio dell’Associazione Officine Officinali che, da anni, opera con percorsi di rigenerazione eco sociale finalizzati al reinserimento dei detenuti alla fine del percorso detentivo.
L’intento è stato quello di fornire ai partecipanti le basi di nuove conoscenze e competenze da poter sfruttare positivamente nell’ottica del valore riabilitativo del lavoro e da implementare anche alla luce di nuove attrezzature tecnologiche di cui l’Associazione potrebbe dotarsi in futuro per diversificare la produzione e le modalità di confezionamento dei prodotti.
I prototipi ideati sono stati poi incisi o stampati in 3D presso il laboratorio di Meccanica della scuola con l’ausilio degli esperti e mostrati ai detenuti in visita presso l’istituto dove hanno potuto osservare le procedure di realizzazione degli oggetti.
Un prezioso contributo è stato apportato anche dagli studenti dell’indirizzo Informatica che, con appositi software, hanno creato un’immagine in memoria dell’esperienza vissuta sintetizzando i concetti di cultura e libertà legati dalla consapevolezza che il sapere può aprire nuove possibilità lavorative, nuove strade da percorrere, nuovi inizi.
Una delle immagini è stata infine scelta per essere impressa su alcune magliette con la tecnica della serigrafia, altra specialità dell’Associazione Officine Officinali che, nel corso dell’ultimo incontro presso la Casa circondariale, ha mostrato agli studenti questo genere di lavorazione artigianale.
Le azioni messe in campo e rese possibili anche grazie alla collaborazione della Polizia Penitenziaria, costituiscono la testimonianza di un nuovo modo di fare scuola basato sulla combinazione tra competenze disciplinari, pro-socialità e cittadinanza attiva.