Sciopero al Centro Oli Viggiano: “Questi lavoratori vivono di stenti”! I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di FIM FIOM UILM:

“Il 10 settembre 2020, cosi come da convocazione della Regione Basilicata, si è tenuta un’importante riunione tra tutte le parti coinvolte nella questione petrolio in Basilicata, a partire da Eni, Regione, parti datoriali, Organizzazioni Sindacali e imprenditori per dibattere della situazione industriale, nello specifico: concessioni, mancate concessioni, prezzo del barile, situazione emergenziale dovuta al Covid, appalti, licenziamenti; dunque si è parlato di lavoro,  di come lo si potrà creare nel futuro, ma soprattutto di come sia necessario salvaguardare gli attuali livelli occupazionali.

Si era convenuto di fare un punto zero che avrebbe dovuto significare per tutti chiudere una fase, visto che negli ultimi mesi all’interno del Centro Oli di Viggiano sono tante le vertenze aperte che hanno determinato un impoverimento dei livelli occupazionali; il punto zero,  in questo mese, si è tradotto in un lungo silenzio, perché in realtà, nonostante la richiesta di incontro avanzata da CGIL CISL e UIL verso Confindustria, nonostante gli impegni di Eni assunti a quel tavolo, abbiamo assistito oltre che al silenzio anche ad una mancata risoluzione dei problemi che attanagliano il mondo del lavoro.

Noi come Organizzazioni Sindacali metalmeccaniche, in questo mese non abbiamo redatto nessun documento politico, nessun comunicato stampa, perché il senso di responsabilità e gli impegni per noi hanno un valore assoluto; il punto zero non significa assolutamente – come pensano alcuni – azzerare il dialogo, necessario nella discussione ancora oggi aperta ed irrisolta sul tema petrolio.

Con tanta fatica e pazienza abbiamo chiesto più volte a Confindustria Basilicata di convocare il tavolo per avere chiarimenti circa gli appalti, le trasmigrazioni di attività dall’oggi al domani, nel mancato rispetto del patto di sito, che determinano esuberi all’interno delle aziende, i ‘nuovi arrivati’ svolgono attività con personale che non ha nulla a che vedere con il Centro Oli di Viggiano.

In questo si inquadra la vertenza dei lavoratori di Officine Dandrea all’interno della RTI che da mesi vivono una precarietà occupazionale, di cassa integrazione per lungi tratti a zero ore e oggi al 50%.

In questo caso, come in altri casi, le attività sono trasmigrate verso altre aziende e oggi questi lavoratori vivono di stenti, vivono nel deterioramento delle proprie professionalità ed è ingiusto che lavoratori che hanno aperto il Centro Oli di Viggiano vivano una tale condizione.

Non è servita la pazienza, il senso di responsabilità, non solo dei lavoratori ma anche delle Organizzazioni Sindacali che hanno cercato in tutti i modi in questi mesi, di trovare una soluzione che potesse garantire loro il ripristino delle proprie attività; abbiamo accettato la modifica dell’orario di lavoro, appena propostoci, con l’impegno che ciò avrebbe portato all’ azzeramento dell’ammortizzatore sociale; oggi si lavora, a differenza del periodo pre Covid, su due turni di lavoro – primo e secondo – con il 50% di ammortizzatore sociale e senza un riconoscimento economico da parte della stessa azienda per i propri lavoratori, a seguito della modifica dell’orario di lavoro; senza un pullman, con l’ammortizzatore sociale e senza soldi i lavoratori hanno peggiorato di gran lunga la loro condizione pre Covid e nonostante le varie denunce e comunicati sindacali, il mondo datoriale a partire da Confindustria, da ENI e Officine Dandrea, continua in un vergognoso rimbalzo di responsabilità.

Tutto quanto detto è dunque ingiusto ed inaccettabile, per questo il giorno 22 ottobre si terrà un presidio di tutti i lavoratori di Officine Dandrea davanti al Centro Oli di Viggiano, che, nel rispetto delle norme anti Covid, sciopereranno anche in maniera ‘statica’ per tutta la giornata e se ciò non dovesse bastare, come Organizzazioni Sindacali metalmeccaniche, non solo proseguiremo con lo sciopero ma soprattutto chiederemo a tutti i lavoratori metalmeccanici dell’indotto ENI di Viggiano di sostenere la lotta perché le condizioni salariali ed occupazionali sono un problema di tutti.

SCIOPERO 22 OTTOBRE A PARTIRE DALLE ORE 6.00 E PER L’INTERA GIORNATA E PER ENTRAMBI I TURNI DI LAVORO – 6.00/14.00    14.00/22.00     8.00/17.00 –  PER I LAVORATORI DI OFFICINE DANDREA“.