Presentata la manifestazione d’interesse per la realizzazione del progetto “Green Digital Hub Basilicata” in risposta all’avviso pubblicato dall’Agenzia di sviluppo e coesione territoriale per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno.
La proposta progettuale ha come obiettivo strategico il rilancio e la valorizzazione economica e sociale di un sito nell’area industriale di Tito, caratterizzata da fenomeni di degrado ambientale e con una limitata presenza di servizi e strutture al servizio delle numerose attività di Ricerca e Sviluppo, trasferimento tecnologico e formazione, attraverso la realizzazione di un hub incentrato sulle tecnologie ambientali e digitali.
Il progetto, che ha come soggetto proponente il Cnr – Area di Ricerca di Potenza (Consiglio Nazionale delle Ricerche), vedrà coinvolti diversi partner regionali tra cui:
- l’Università degli Studi della Basilicata;
- la Regione Basilicata;
- il Comune di Tito;
- il Comune di Potenza;
- le aziende Smart P@per Spa e Hitachi Rail Sts Spa;
- i 5 cluster tecnologici della S3;
- Digital Innovation Hub Basilicata ed il Consorzio Tern.
A questi vanno aggiunti come fruitori:
- diversi Comuni limitrofi all’area industriale di Tito;
- associazioni datoriali e di categoria;
- pmi e reti di impresa;
- altri stakeholder in un’ottica di partecipazione ampia e collaborativa, per un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro.
L’intervento prevede la riqualificazione delle infrastrutture materiali in stato di degrado che ospitano la sede del Cnr e le aree limitrofe occupate dallo stabilimento della ex-Liquichimica di Tito, sulle quali sono in corso le procedure di bonifica ambientale.
Un importante intervento che consentirà di rafforzare la presenza dell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione della Regione Basilicata, sia in ambito nazionale che europeo.
Il sindaco del Comune di Tito, Graziano Scavone, ha detto:
“Ringrazio innanzitutto il Cnr e la Regione Basilicata per l’intenso lavoro di preparazione della proposta progettuale e di raccordo coi partner pubblici e privati, svolto in questi pochi giorni, al fine di superare la prima fase della procedura attraverso la presentazione della manifestazione d’interesse.
È necessario ora che il sistema istituzionale, produttivo e della ricerca lucano, raggruppato nella compagine di progetto, lavori sinergicamente per trasformare l’interesse in una opportunità concreta per l’intero territorio regionale.
Da parte nostra continueremo a dare il contributo come Comune di Tito per cogliere le opportunità del Pnrr affinché si raggiunga il risultato finale, atteso da oltre 40 anni, di rifunzionalizzare e recuperare le aree dismesse della ex-Liquichimica, simbolo del fallimento della prima industrializzazione nell’area industriale di Tito, e che oggi, grazie al prezioso e qualificato lavoro di tutti i partner coinvolti, potranno ritornare a svolgere una funzione strategica nei settori delle tecnologie e dell’ambiente, a beneficio dell’intero sistema produttivo e formativo regionale, accrescendo il valore delle strutture territoriali di ricerca nei contesti nazionali ed europei”.




























