“Si è concluso sabato 24 maggio un progetto pilota di incontri che i nostri clown hanno tenuto a scuola”.
Così l’Associazione “Gente allegra ODV” che spiega:
“Da sempre avevamo il pallino di avvicinare il clown e la sua filosofia di vita ai più giovani e di raccontare loro come si opera in gruppo nei turni di clownterapia.
Ci sembrava che riconoscere la forza del clown che fa del suo essere “ridicolo” un superpotere potesse suggerire ai ragazzi quanto siano unici e speciali tutti.
Inoltre volevamo trasferire loro quello che impariamo nei nostri percorsi formativi: quando si cammina da soli si andrà anche più veloci ma quando si cammina insieme si va più lontano.
Abbiamo quindi immaginato un progetto rivolto ai ragazzi del primo anno delle scuole superiori, poiché da volontari impegnati nel sociale, ma ancor prima da adulti, genitori, educatori e soprattutto clown, riconosciamo che quella sia l’età cruciale per la formazione degli individui di domani.
L’adolescenza è il momento di maggiore esposizione a modelli ed immagini che contribuiscono a costruire la personalità degli adulti di domani.
Riconosciamo, tuttavia, che tali modelli siano sempre più spesso effimeri, legati ad immagini falsate dagli schermi attraverso il quale osserviamo la realtà.
Se conosciamo il mondo solo attraverso le immagini patinate che ci vengono proposte dai socialnetwork, nuovi media per eccellenza, il modello che ci viene proposto tende ad una perfezione irreale, basata essenzialmente su un’estetica per nulla inclusiva in cui ogni corpo che si discosti da tali canoni è ritenuto non conforme.
Ma questo non è tutto.
Appare sempre più spesso evidente come la fragilità sia bandita in favore di una presunta mentalità vincente che esclude chi non sa essere performante, brillante e di successo.
Quello che accade nel mondo reale, quando ci si disconnette dall’online è che viviamo un’epoca sempre più caratterizzata dalla solitudine, dalla perdita dei valori tradizionali della condivisione, del mutuo aiuto, siamo tutti forsennatamente alla rincorsa di obiettivi da raggiungere a ogni costo anche se fuori dalla nostra portata.
Abbiamo disimparato a fallire, ad accettare le cadute, ad ammettere gli errori e paradossalmente anche ad essere felici.
Questo è vero per noi adulti e lo è ancora di più per i ragazzi cui stiamo trasmettendo l’idea che la vita sia una costante rincorsa verso la perfezione.
Grazie all’Istituto di Istruzione Superiore “Einstein-De Lorenzo” di Potenza, alla lungimiranza del suo dirigente e alla partecipazione attenta dei docenti coinvolti, nei mesi scorsi abbiamo realizzato dei momenti formativi coi ragazzi delle classi prime.
Con i nostri laboratori insieme ai ragazzi abbiamo indagato le parole gentili e quelle ostili, abbiamo osservato il mondo attraverso i loro occhi e i loro disegni, abbiamo allenato l’ascolto e la condivisione.
Per noi è stato un viaggio sorprendente!
Probabilmente all’inizio non immaginavamo nemmeno potesse essere così intenso ed emozionante.
I ragazzi ci hanno stupiti per la curiosità, la voglia di mettersi in gioco e l’empatia con cui ci hanno accolti.
Nel momento conclusivo abbiamo indossato i nostri abiti clown e dopo aver chiesto a loro negli scorsi incontri di raccontarci un po’ del loro mondo, abbiamo deciso di mostrare loro un po’ del nostro.
Ci auguriamo di aver lasciato qualche domanda e di aver ricordato loro quanto suonino bene le parole gentili e poi chissà di aver piantato il seme per la nascita di nuovi futuri e bellissimi clown”.




























