Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di FIM – FIOM – UILM – FISMIC – RSU Unitaria Smartpaper:
“Dopo oltre un mese di silenzi, le lavoratrici e i lavoratori di Smartpaper scenderanno in piazza martedì 2 settembre 2025, a partire dalle ore 9:30, con un presidio davanti alla Prefettura e con la richiesta di essere ricevuti da Sua Eccellenza il Prefetto.
La protesta nasce dall’incertezza occupazionale dovuta dalla perdita della gara da parte di Smartpaper e aggiudicato, già a fine luglio, all’Ati Accenture/ Datacontact.
A oggi non è stato ancora comunicato nulla; sul percorso non conosciamo chi sia coinvolto, quanti lavoratori sono coinvolti, come siano state costruite le liste, né quali siano i tempi e le modalità di passaggio.
Per questo FIM, FIOM, UILM, FISMIC e la RSU unitaria chiedono l’apertura immediata di un tavolo di confronto con:
• Smartp@per
• la stazione appaltante Enel,
• le aziende vincitrici della gara,
al fine di garantire continuità occupazionale, tutela dei salari e difesa dei diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.
Dopo vent’anni di impegno e appartenenza, è inaccettabile che Smartpaper si sottragga al confronto, rifugiandosi dietro presunti vincoli di riservatezza.
Questa scelta non fa altro che alimentare tensioni e incertezze tra gli oltre 800 lavoratori interessati, la maggior parte dei quali occupati nei siti lucani, oltre che a Castelfranco Veneto.
È indispensabile che anche per chi continuerà a operare all’interno di Smartpaper, oggi parte del gruppo multinazionale Indra/ Minsait, si apra finalmente una riflessione seria sul futuro industriale: serve un piano di sviluppo concreto, basato su innovazione, investimenti e stabilità produttiva.
Il 2 settembre sarà il giorno in cui il silenzio verrà interrotto dalla voce delle lavoratrici e dei lavoratori Smartpaper, perché politica e istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità.
Chiediamo che il Prefetto diventi garante e portavoce di questa vertenza, che riguarda il presente e il futuro di centinaia di famiglie”.




























