A Potenza segnale inquietante: in questa zona del centro storico scarpe penzolano nel vuoto! Ecco il loro significato, la denuncia

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Capogruppo del Movimento5Stelle, Consigliere Comunale di Potenza Falconieri.

Ecco nei dettagli:

“Diversi residenti ed alcuni esercenti della zona del Centro Storico di Potenza hanno denunciato nella zona ricadente tra la chiesa di San Michele, Largo Rosica e vicoli afferenti la chiesa di Santa Lucia movimenti legati ad un presunto spaccio di sostanze stupefacenti.

Sono stati più volte dagli stessi allertate le Forze dell’Ordine che avrebbero condotto alcuni controlli.

La situazione purtroppo sembra però non essersi arrestata come indicato da parte degli stessi fenomeni legati alla presenza di persone nei vicoli della zona che sarebbero sfociati anche in atti di violenza per la ‘conquista del territorio’.

Segnale inquietante della presenza del fenomeno risulterebbe anche dalla comparsa del cosiddetto shoefiti ossia la pratica di legare tra loro i lacci di due scarpe e di scagliare queste ultime in aria, in modo da farle restare appese ai cavi delle linee elettriche o telefoniche.

il fenomeno prende il nome dall’unione delle parole “shoe” (scarpa) e “graffiti” e nasce nelle zone rurali e urbane degli Stati Uniti come manifestazione del folklore adolescenziale ma che diverse interpretazioni lo collegano anche allo spaccio di droga o alle bande giovanili.

Secondo alcune interpretazioni appendere le scarpe ai fili serve come segnalazione di luoghi dove vi è spaccio o consumo di droghe, come crack o cocaina, altri sostengono che questa pratica sia usata dalle bande giovanili per delimitare i loro confini.

Ebbene proprio su un cavo elettrico intercorrente tra due abitazioni in un vicolo che conduce alla chiesa di Santa Lucia si possono vedere due paia di scarpe che penzolano nel vuoto;

Pertanto premesso, si interrogano il Sindaco e l’Assessore competente per sapere quali iniziative siano state messe in atto per monitorare ed intervenire in merito”.