All’Ospedale di Potenza ed Asp “ritardi nei pagamenti al personale infermieristico e tecnico: situazione non più tollerabile”! La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Segretario Regionale aggiunto UIL FPL, Verrastro Giuseppe:

“Sono oramai passati già diversi mesi da quando al Dipartimento Sanità della Regione Basilicata, grazie all’ ottimo lavoro fatto dai Dirigenti dell’Assessorato e delle OO. SS, è stato sottoscritto l’accordo sulle linee di indirizzo regionali, di cui all’articolo 6 CCNL 2016 2018.

Un’intesa che si è persa nelle Aziende Sanitarie, nonostante le nostre ripetute note di sollecito.

All’interno di tale accordo era stato stabilito anche di uniformare la tariffa delle prestazioni aggiuntive alla cifra di 30 € in favore dei tecnici di radiologia e degli infermieri (tariffa che ad oggi non viene ancora applicata), ma anche di effettuare dei progetti a tariffa per il restante personale del comparto non tipizzato.

Personale infermieristico e tecnico che hanno espletato centinaia di ore al fine di garantire le prestazioni aggiuntive, in carenza di personale.

La UIL FPL non può più tollerare questi ritardi da parte delle Aziende Sanitarie che si girano dall’altra parte ed ha deciso di intraprendere una ‘vertenza legale’ in favore di detti operatori che hanno espletato tali prestazioni, a partire dal San Carlo ed Asp.

Vertenza che si aggiunge a quella dei buoni pasto e delle indennità festive, di cui siamo in attesa dei decreti ingiuntivi da parte del Tribunale di Potenza.

Non è oramai più tollerabile che il personale infermieristico e tecnico che effettua con spirito di sacrificio ed abnegazione tali turnazioni, coprendo a volte servizi essenziali (quali ad es. la Dialisi, Sale Operatorie, Rianimazione, ed altri servizi e per i tecnici di Radiologia le Radiologie ordinarie e D’urgenza, rischiando quotidianamente con il Covid), non si veda riconosciuto quanto loro spettante.

Inoltre, occorre che le Aziende si adoperino per effettuare i pagamenti almeno con cadenza bimestrale e non, come spesso accade oggi, dopo 4-5 mesi dalle prestazioni effettuate e che attuino quanto ribadiscono le linee guida: ovvero che fino a tre giorni di malattia nel mese di riferimento devono pagare comunque le prestazioni aggiuntive.

Come UIL FPL, pertanto, promuoviamo la vertenza per il riconoscimento della giusta tariffa uniformata in tutte le Aziende Sanitarie ed invitiamo tutti i lavoratori che hanno espletato tali prestazioni aggiuntive a rivolgersi alla nostra organizzazione al fine di far valere i propri diritti“.