Basilicata, “senza la ‘Banca regionale della Terra Lucana’ notevole svantaggio per i giovani imprenditori che vogliono investire”! Ecco cosa sta succedendo

“Quali sono le azioni che il governo regionale cd. ‘del cambiamento’ intende mettere in campo per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla Legge Regionale n. 36/2017 relativa al rilancio dell’agricoltura lucana?”.

Lo chiede il consigliere regionale, Gianni Leggieri, in una interrogazione presentata al presidente della Giunta regionale, precisando che:

“la norma regionale del 2017 ha previsto l’istituzione, presso il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, della Banca Regionale della Terra Lucana (BRTL), attraverso la predisposizione e la gestione di un sistema informativo contenente gli elementi identificativi catastali di tutti i terreni incolti, abbandonati o sottoutilizzati al fine di un loro recupero ad uso produttivo.

Nonostante l’approvazione delle Disposizioni attuative della L.R. 36/2017 e, quindi, delle modalità operative di implementazione, tenuta ed aggiornamento della relativa base dati informatizzata, la Banca della terra, ad oggi, non è ancora operativa.

Tutto ciò sta creando un notevole svantaggio alle imprese e ai giovani imprenditori agricoli lucani che, purtroppo, non possono investire in questo settore per il recupero dei terreni abbandonati.

In aggiunta a questo sfacelo, vi è un dato incontrovertibile: dal 14 ottobre 2022 Francesco Cupparo ha rassegnato le dimissioni da assessore all’agricoltura e da consigliere regionale della Basilicata, ma, da quella data, non è stato ancora nominato il nuovo assessore.

Risulta indispensabile avviare la procedura per il censimento dei terreni incolti e abbandonati da poter inserire nella Banca Regionale della Terra Lucana, al fine di garantire opportunità di accesso per coloro che sono interessati ad intraprendere o a consolidare l’attività d’impresa in agricoltura”.