Basilicata, trasporto pubblico regionale, provinciale e comunale: 18 aziende ricorrono al Tar. Ecco cosa sta succedendo

La procedura aperta telematica per l’affidamento in concessione del servizio di TPL gomma regionale, provinciale e comunale di competenza della Regione Basilicata è tornata all’attenzione della seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), presieduta da Luca Braia (Iv-RE), riunitasi nel pomeriggio presso l’aula del Parlamentino del Consiglio regionale.

Ascoltati sull’argomento:

  • l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Dina Sileo,
  • il dirigente dell’ufficio Trasporti, Donato Arcieri,
  • il direttore generale della Suarb, Donato Del Corso.

Nell’introdurre i lavori, il presidente Braia ha ricordato la posizione assunta dal sindacato Fit Cisl audito la scorsa settimana sull’argomento, che si è detto contrario alla suddivisione in 5 lotti del bando di gara, e la presentazione di un ricorso al Tar da parte di 18 aziende.

Braia ha sottolineato:

“Alcuni aspetti meritano un approfondimento e mi riferisco all’impegno assunto dal Consiglio regionale nella seduta del 31 marzo 2020 con una risoluzione approvata all’unanimità con la quale si deliberava di prendere in considerazione ben 25 punti contenenti osservazioni sulla proposta di Piano Bacino, affinché – si legge nella delibera – in sede di approvazione definitiva del Piano Bacino fossero prese in debita considerazione.

Si trattava di un indirizzo che la Commissione consiliare avrebbe voluto riscontrare prima della pubblicazione della gara”.

“Come assessore competente ci tengo a sottolineare in questa sede che non ho dimenticato il percorso più volte affrontato all’interno del Consiglio regionale su questo annoso problema.

L’assessore Merra a inizio legislatura prese in mano il Piano dei bacini con una serie di soluzioni da mettere sul campo.

Si susseguirono innumerevoli riunioni in merito a questo aspetto.

Vi erano sollecitazioni da parte di alcuni sindacati per giungere al lotto unico ma che vedeva l’impossibilità di recepire tale soluzione da parte degli uffici regionali per la presenza di alcune problematiche.

Si optò per la scelta di tre bacini a cui si aggiunsero, poi, i due delle città capoluogo, Potenza e Matera.

La volontà politica dell’epoca fu indirizzata a porre attenzione alle imprese locali, da qui l’indirizzo teso a creare condizioni per far crescere le aziende locali e consentire loro di partecipare alle gare.

All’epoca si sollevò la questione clausola di salvaguardia e quindi la necessità di blindare i contratti all’interno dei bandi di gara per tutelare tutte le spettanze.

Il trasporto, ad oggi, necessita di una rivisitazione e di una formazione contrattuale non più rinviabile.

Nel corso del tempo si sono susseguite diverse negoziazioni, contratti ponte, transizioni e operazioni contabili, azioni più volte attenzionate dalla Corte dei Conti.

Oggi occorre uscire da questo guado. Il bando di gara è stato chiuso a fine ottobre con l’assessore Merra e l’8 novembre è stata pubblicata la determina a cura della Stazione appaltante.

Ho sentito le aziende; avevo in animo di parlare anche con i sindacati.

La condivisione sulle tematiche per me è un principio fondamentale, un mio metodo di lavoro.

La gara è in corso e, ovviamente, come Assessore non posso esprimere giudizio sull’avviso del bando”.

Sull’argomento hanno preso la parola, oltre al presidente Braia, i consiglieri Perrino, Cifarelli e Bellettieri.

Da parte loro riflessioni sulla necessità di tutelare i lavoratori, sulla flessibilità anche sui percorsi, sulla necessità di avere mezzi non più vetusti.

Sono intervenuti durante il dibattito il dirigente dell’ufficio Trasporti, Donato Arcieri e il direttore generale della Suarb, Donato Del Corso e la funzionaria Teresa Andriani che hanno risposto a diversi quesiti posti dai consiglieri regionali, fornendo precise delucidazioni tecniche sulla gara in corso.

Successivamente l’organismo consiliare ha approvato a maggioranza con il voto favorevole dei consiglieri Giorgetti, Baldassare, Coviello, Bellettieri, e il voto contrario di Braia e Perrino, il disegno di legge n.160/2023 “Riconoscimento delle legittimità di debiti fuori bilancio in materia di TPL ai sensi dell’art 73, comma 1 lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 ss.mm.ii.”.

Il debito fuori bilancio è pari a complessivi € 54.023.757,12, derivante dall’acquisizione di servizi di cui ai contratti sottoscritti con Trenitalia S.p.a., Ferrovie Appulo Lucane S.r.l. e, per il tramite delle province di Potenza e di Matera, con il Consorzio Trasporti Aziende Basilicata (Co.Tr.A.B.).

Debito riconosciuto legittimo ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 118 del 2011 e ss.mm.ii..

Al finanziamento del debito fuori bilancio la Regione Basilicata provvede mediante l’utilizzo delle risorse stanziate sulle seguenti Missioni, Programmi Titoli del Bilancio finanziario gestionale per il triennio 2023/2025: a) Esercizio 2023 – in termini di competenza: Missione 10 – Trasporti e Diritto alla Mobilità – Programma 02 – Trasporto Pubblico Locale – Titolo 1 – Spese correnti: € 3.476.210,81; Missione 10 – Trasporti e Diritto alla Mobilità – Programma 01 – Trasporto Ferroviario – Titolo 1 – Spese correnti: € 30.000.000,00. b) Esercizio 2024 – in termini di competenza: Missione 10 – Trasporti e Diritto alla Mobilità – Programma 01 – Trasporto Ferroviario – Titolo 1 – Spese correnti: € 20.547.546,31.

Presenti ai lavori oltre al presidente Braia, i consiglieri Giorgetti, Perrino, Cifarelli, Vizziello, Baldassarre, Trerotola, Bellettieri, Coviello.