Bella: il Consiglio Comunale chiede il riconoscimento dello Stato della Palestina. I dettagli

L’Amministrazione Comunale di Bella, da sempre sensibile a tutte le questioni dei popoli più deboli, delle persone più deboli, da sempre favorevole all’inclusione e alla solidarietà dei più deboli, non poteva non ascoltare il grido di aiuto che viene dal popolo palestinese sottoposto ad una violenta forma di genocidio e oppressione:

“L’intero Consiglio Comunale di Bella, nell’ultima seduta consiliare ha approvato all’unanimità, con la delibera n.18 del 30.06.2025, la richiesta urgente al Parlamento e al Governo di riconoscere politicamente e formalmente l’esistenza dello Stato della Palestina e di interrompere ogni forma di relazione istituzionale con i rappresentanti del Governo israeliano e con enti ed istituzioni direttamente riconducibili allo Stato israeliano, fino a che il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato.

Un atto formale importante da parte del Consiglio Comunale che impegna il Sindaco Leonardo Sabato ad inviare la richiesta di riconoscimento dello Stato della Palestina: alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti, ai Gruppi parlamentari del Parlamento Europeo, al presidente della Regione Basilicata, al presidente del Consiglio Regionale ed ai gruppi consiliari del Consiglio Regionale.

Nel documento del Consiglio Comunale si ribadisce l’importanza di agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità.

E di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e del diritto internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati Palestinesi.

Il Consiglio Comunale ha ribadito anche il formale apprezzamento delle tante realtà impegnate quotidianamente a promuovere politiche di pace, solidarietà e dialogo tra i popoli”.