Bonus 200 euro, i lavoratori senza partita Iva possono richiederlo: ecco cosa c’è da sapere

L’Inps, con la circolare pubblicata il 16 marzo, ha reso note le modalità di erogazione del bonus 200 euro per i lavoratori autonomi e i professionisti non titolari di partita Iva, che però risultano iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps.

Come fa sapere skytg24 nel dettaglio:

“in passato, per queste categorie di lavoratori, era stata prevista la titolarità della partita Iva a partire dal 18 maggio 2022 ma successivamente, attraverso decreto, era stata estesa la titolarità anche ai non possessori di partita Iva, purché in possesso dei requisiti richiesti anche agli altri beneficiari.

Uno dei requisiti per ottenere il bonus è aver percepito un reddito complessivo non superiore a 20mila euro o a 35mila euro nel periodo d’imposta 2021.

Inoltre, è necessario essere già iscritti alla gestione autonoma dell’INPS, con posizione attiva a partire dal 18 maggio 2022.

Altro requisito fondamentale è avere un’attività lavorativa avviata alla data del 18 maggio 2022.

Inoltre, serve aver effettuato entro quella data almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità.

Infine, non bisogna essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022 e non essere percettore delle prestazioni disciplinate dal decreto Aiuti.

Il bonus sarà di 200 euro, se il reddito complessivo non sarà superiore a 35mila euro nel periodo d’imposta 2021, mentre sarà di 350 euro (cioè 200 euro + 150 euro), in caso di reddito complessivo non superiore a 20mila euro sempre nello stesso periodo di tempo.

Per poter ricevere questo bonus i lavoratori autonomi e i professionisti non titolari di partita Iva devono presentare un’apposita domanda all’INPS, in modalità telematica, entro la data di scadenza del 30 aprile 2023.

Per farlo dovranno autenticarsi all’interno della propria area riservata presente sul sito web dell’Istituto mediante le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi)”.