“Chi può metta, chi non può prenda”: ecco come l’associazione “Io Amo il Potenza” aiuta i più bisognosi

“Chi può metta, chi non può prenda”.

Con questa frase di Giuseppe Moscati si moltiplicano le opere di solidarietà in città per non lasciare mai solo nessuno, soprattutto in occasione della Santa Pasqua.

Moscati, medico napoletano, circa un secolo fa entrò nella storia della Medicina solidale e della Chiesa poichè teneva esposto, nel suo ambulatorio, questo speciale cartello.

Sulla scia del suo grande insegnamento, a Potenza, presso la casa di accoglienza “Don Tonino Bello”, in via di Giura, ecco comparire una scatola speciale che parla da sè, invitando ancora una volta le persone di buon cuore a nuovi slanci di generosità.

Non è un mistero infatti che, con l’emergenza Coronavirus, molte famiglie si trovino in difficoltà.

Lo scopo di questa nuova iniziativa è, infatti, donare un piccolo sorriso e qualcosa in più sulla tavola di chi ha più bisogno per fargli vivere nella maniera più serena possibile questa Santa Pasqua.

In merito all’iniziativa, ci ha contattato Angelo Triani, presidente dell’Associazione Culturale Io Amo il Potenza”, le cui azioni benefiche sono ormai sempre più riconosciute in Città:

“Com’è ormai noto, da alcuni anni ci occupiamo di portare le persone indigenti allo Stadio.

Parliamo di coloro i quali non possono permetterselo, dei bambini delle case famiglie, delle persone che vivono nelle case di accoglienza, come la “Don Tonino Bello”.

Come Associazione, la riforniamo frequentemente e siamo venuti a conoscenza di questa iniziativa (dal momento che ho piacere a chiamarli spesso).

“Chi può metta, chi non può prenda”, vuol dire che chiunque ne abbia reale bisogno, in occasione delle festività pasquali e senza dare alcuna spiegazione, può bussare alla loro porta e prendere un cestino da portare a casa.

Ma, allo stesso tempo, c’è bisogno di qualcuno che anzichè prendere, metta qualcosa da donare.

Questa mattina ho portato già qualcosa, donata sia personalmente che per conto di altri.

Sarebbe davvero una gran cosa se questa catena di solidarietà si espandesse, per non lasciare solo nessuno”.

La nostra Redazione non può che accogliere questa richiesta.

Sicuri della risposta benefica che la nostra città saprà dare, riportiamo una parte di uno dei testi spirituali scritti proprio da Don Tonino, di cui è in corso il processo per la beatificazione:

“Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga”.

Grazie a chi ogni giorno si prodiga a lanciare e realizzare nuovi messaggi di bontà e solidarietà in questo momento difficilissimo per l’intero paese.

Questa la locandina dell’iniziativa, una foto della casa di accoglienza e il logo dell’Associazione “Io Amo il Potenza”.